Il commissario Arcuri deve essere riconfermato tassativamente. Si può ristrutturare il suo incarico, liberarlo di altri compiti, affiancarlo. Ma alla luce dei fatti e delle osservazioni che soli e sole contano, cambiare in corsa il responsabile del piano vaccinale sarebbe un atto criminale, anzi, peggio che criminale, una palese idiozia. Il primo motivo lo ha illustrato, senza bisogno di parlare del commissario, l’unico intellettuale italiano vivente, uno scrittore di formazione scientifica, ma un laico, un comprendente che non è specificamente competente, però sa, e sapere è un privilegio degli intelligenti anche se common man, estranei all’aristocrazia degli epidemiologi di professione. Parlo di Paolo Giordano, che fossi Draghi o Speranza convocherei immediatamente a Palazzo Chigi per una conversazione informata dei fatti.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE