Negli ultimi anni i populisti hanno raccolto spesso i voti dei gruppi sociali più deboli. Il nuovo esecutivo dovrà invece dimostrare che conoscenza e preparazione possono essere al servizio di tutti, soprattutto di chi è rimasto più indietro
In Italia e all’estero, il nuovo governo è stato accolto con grande compiacimento per la competenza e autorevolezza di molti ministri tecnici, a cominciare dal primo ministro. Implicita in questo giudizio è la valutazione che una parte rilevante dei politici italiani non sia all’altezza delle sfide da affrontare. Rispetto ad altre democrazie avanzate, l’Italia sembra meno capace di selezionare i suoi rappresentanti politici. Certamente la frequenza dei governi tecnici non depone a favore del nostro ceto politico. Vi sono paesi europei in cui i politici sono selezionati molto bene. La Svezia è una di questi. Uno studio recente di Dal Bó, Finan, Folke, Persson e Rickne sfrutta l’unicità dei dati svedesi, che riguardano non solo i titoli di studio e la professione dei candidati politici alle elezioni nazionali e locali, ma addirittura il loro quoziente di intelligenza e altri test attitudinali raccolti in occasione del servizio militare.
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