L’inazione, ha detto la scorsa estate Mario Draghi durante il suo discorso al Meeting Di Rimini, ha essa stessa conseguenze e non esonera dalla responsabilità. Il futuro dell’Italia in fondo passa da qui: non dal farò di tutto per farvi stare buoni, ma dal farò di tutto per farvi stare con me
Ci state o no? Alla fine della giornata di oggi – un secondo dopo aver osservato il pallottoliere di Palazzo Madama, che con ogni probabilità farà segnare il più alto numero di voti mai ricevuti da un presidente del Consiglio nel nostro paese – ci sarà una domanda importante che attraverserà i pensieri degli azionisti di maggioranza del governo Draghi. E quella domanda coincide un problema politico non di poco conto sintetizzabile con quattro semplici parole: ma andrà sempre così? Il nuovo governo, lo sappiamo, nascerà con numeri da record. Ma ciò che nel tempo risulterà chiaro relativamente al metodo Draghi è che rispetto alla maggioranza che sarà l’ex governatore della Bce avrà un approccio molto diverso da quello che ci si potrebbe attendere, che sarà il vero tratto di discontinuità tra la stagione passata e quella futura: la non mediazione.
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