I profondi cambiamenti nel panorama politico e l'occasione per i dem di riappropriarsi di quel patrimonio trasversale di valori, incentrato su crescita economica e incrocio tra coesione e innovazione. Prima che siano altri a occupare quello spazio
Se ancor prima di nascere il governo Draghi ha già terremotato il perimetro di gara della politica italiana, è inevitabile che i prossimi mesi vedranno profondi cambiamenti nelle squadre in campo e negli schemi di gioco. E immaginare di arrivare al prossimo voto politico con la stessa fisionomia di identità e alleanze che davamo per immutabile qualche settimana fa, rischia di essere un esercizio inutile e velleitario per qualunque partito. Non solo perché non conosciamo neanche la cornice della prossima legge elettorale (è ancora realistico immaginare un proporzionale con sbarramento, ora che la Lega è nella maggioranza di governo con la sua ostinazione anti-proporzionale?), ma soprattutto perché è già in atto una scomposizione di Destra e Cinque stelle.
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