Draghi gli dice che l’euro è “irreversibile”, e lui risponde che “Draghi ha sempre ragione”. Quello gli dice che non si farà la flat tax, bandiera leghista, che la fiscalità deve restare progressiva. E lui esulta: “La Lega c’è”. Poi gli dice pure che il sovranismo è roba da baluba perché “non c’è sovranità nella solitudine”. E lui applaude. “Ottimo punto di partenza”. E insomma in Senato Matteo Salvini sembrava Totò quando rideva mentre un tale gliele dava di santa ragione chiamandolo “Pasquale”. Quello lo picchiava, e lui incassava e rideva felice perché “tanto io non sono mica Pasquale!”
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