Salvini si ritrova con la golden share di una maggioranza che gli somiglia poco ma dove il suo partito sarà decisivo per definire tutto: il futuro della legislatura, della destra e anche del Pd. Un’indagine
Sarà pure un’impostura. Sarà pure un’illusione. Sarà pure una finzione. Sarà pure un inganno. Sarà pure un abbaglio. Sarà pure un Infiltrato. Ma per quanto possa far sorridere, l’adesione incondizionata di Matteo Salvini a un’agenda di governo moderata, europeista, anti nazionalista, anti lepenista, anti trumpiana e in definitiva anti salviniana, la verità è che la svolta dell’ex ministro dell’Interno più che indurre a una semplice derisione dovrebbe invogliare tutti, anche i nemici di Salvini, a una riflessione seria su cosa significhi per il sistema politico italiano avere una Lega che ridisegna il perimetro del centrodestra italiano.
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