Che fare dei grillini? C’è chi dice che bisogna prenderseli in carico per un’alleanza strategica contro il centrodestra, c’è chi dice che bisogna prendersi i loro voti, se possibile, e puntare, si parla ovviamente del Pd, su un’alleanza politica e elettorale con il centro riformista rappresentato da Renzi, Calenda e Bonino, e c’è chi dice che bisogna gettarsi mani e piedi nel sociale, riattivare in forme nuove la lotta delle classi, schierarsi decisamente non con i moderati ma con gli arrabbiati (Mario, ma Tronti). Io i grillini li ho sempre trattati male, loro mi hanno trattato peggio, ma non sono ossessionato dalla loro presenza, anche perché non li guardo, non li leggo, mi limito a aspettare le loro mosse opportunistiche o obbligate che convengono alla mia idea di governabilità del paese, di buon senso, di funzionamento performativo, trasformazionale se non trasformista, del sistema politico italiano, il più forte del mondo a eccezione di tutti gli altri, migliori sulla carta ma up to a point nella pratica (da noi il trumpismo minore è durato un annetto e si è letteralmente spiaggiato).
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