Le polemiche su un governo di “troppi maschi” tardano a dissiparsi. E mentre il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha un bel da fare con le donne del suo partito che chiedono chiarimenti (e posti da sottosegretario), intanto neo ministre e neo ministri scelgono i loro portavoce. E – sorpresa – qui i rapporti sono completamente invertiti. La comunicazione del governo Draghi è quasi tutta in rosa. A partire dalla persona che il neopresidente del Consiglio ha scelto per il suo governo “di poche parole”. Paola Ansuini ha un profilo molto diverso da quello del portavoce uscente di palazzo Chigi Rocco Casalino. Una carriera tutta economico-finanziaria, una traiettoria parallela – ma nel campo della comunicazione – a quella di Mario Draghi che Ansuini ha conosciuto prima alla Banca d’Italia, dov’era tutt’ora capo delle relazioni esterne (ha curato, tre le altre cose, la comunicazione dell’introduzione dell’euro) e poi come portavoce del Financial stability Board tra il 2006 e il 2011, gli stessi anni in cui a presiedere l’organismo siedeva proprio il neo presidente del Consiglio.
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