Nel social delle élite (si fa per dire) c’è tutto quello che mi piace: un simulacro di politica, le notizie, anche le peggiori ma brevi; le polemiche alfabetizzate e quelle semianalfabetiche
Dopo casa mia, gli amici, i cani e il Foglio, Twitter è il posto più allegro e bello del mondo. E’ una gioia incommensurabile evadere dall’informazione e stare tuned, informati attraverso il social delle élite, si fa per dire. Ora che non c’è più il suo losco abitatore presidenziale, the former guy come lo ha chiamato spiritosamente Biden, è proprio un paradiso, nonostante gli insulti, peraltro ridondanti (il mio account è @ferrarailgrasso, presumibilmente con il mio consenso, e mi danno sempre del ciccione, vabbè). Non sono su Facebook, perché snob, e ho aderito con piacere a Clubhouse, perché voglio stare in un club che mi esiga come socio. Ma Twitter è veramente un tripudio.
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