Okonjo-Iweala, neo direttore del Wto per volere della Casa Bianca, è entrata come ex ministro nigeriano nell’inchiesta sulle presunte tangenti Eni. Il processo in una fase decisiva. Per altri manager un lungo elenco di calvari giudiziari
Fossimo in Netflix, avremmo già acquisito i diritti per una serie tv: chi vincerà tra Joe Biden e la procura di Milano? Segnatevi questo nome: “Ngozi Okonjo-Iweala”. Ngozi Okonjo-Iweala è una ex politica nigeriana divenuta qualche giorno fa, per volere soprattutto del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, la prima donna africana a ricoprire l’incarico di direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Il nome di Ngozi Okonjo-Iweala – che come ha ricordato qualche giorno fa il Foglio è un’economista di fama mondiale specializzata in economia dello sviluppo con anni di esperienza alla Banca mondiale – è però un nome che vale la pena appuntarsi sul proprio taccuino anche per ragioni diverse e per provare a capire chi nei prossimi giorni vincerà una partita molto delicata che si giocherà – rullo di tamburi – tra la presidenza degli Stati Uniti d’America e la procura di Milano.
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