In questi giorni abbiamo sentito porre spesso la questione se il governo Draghi sia da intendere come un governo tecnico o come un governo politico. Ma si tratta di una questione mal posta. Come può infatti un governo non essere politico? Tutti i governi lo sono, a prescindere da chi li guida. Nel caso del governo Draghi può colpire il fatto che il presidente del Consiglio sia stato scelto al di fuori degli schieramenti politici, ma è certo che il suo governo sarà un governo politico e che, in quanto tale, andrà giudicato non tanto sulle competenze tecniche di chi lo guida e di chi ne fa parte, bensì sui fatti, sui risultati positivi che saprà conseguire per il paese. Lo ha detto lo stesso Draghi, dimostrando di essere ben consapevole della realtà con la quale si appresta a misurarsi: la politica, appunto. Una realtà che non richiede soltanto conoscenza o abilità tecniche, ma anche scaltrezza e soprattutto saggezza, quella che i greci chiamavano phronesis, la capacità di deliberare ogni volta nel migliore dei modi, sapendo che “l’ottimo è il peggior nemico del buono”.
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