Alfonso Bonafede fino a qualche settimana fa era l’epicentro della crisi politica, insieme al Mes e alla delega sui Servizi. Ora non si parla più né di Bonafede, né di Mes. L’avvocato Alfonso, che si è pure iscritto a Telegram nei giorni scorsi (concedendosi una botta di privacy), è tornato a fare il deputato semplice, gli manca solo la telecamerina come quando faceva le dirette streaming dal Consiglio comunale di Firenze per raccontare l’epoca renziana. Non più capodelegazione del M5s, ruolo ostico, nemmeno ministro. Portavoce dei cittadini, semmai, secondo antica consuetudine del M5s.
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