Orlando ha saputo all'ultimo. Franceschini lo ha cercato, per ora, invano. I vertici dem scioccati dalla scelta del segretario. L'ipotesi della Pinotti reggente. E intanto Bonaccini incontra i senatori di Base riformista. "Candidarmi? Vediamo"
L’unico che l’accreditava, l’ipotesi, era Goffredo Bettini: “Nicola non ne può più, non è da escludere che molli”, diceva alla vigilia, col tono del mentore. Ma pareva talmente assurda, come ipotesi, che nessuno la prendeva sul serio: tanto più che lui, Zingaretti, non s’era confidato con nessuno. Perfino Andrea Orlando, che è il suo vice, l’ha scoperto quando il post su Facebook che annunciava le dimissioni era già pronto. E quando ha incrociato lo sguardo di Dario Franceschini e Lorenzo Guerini, sulla soglia del Cdm, ha allargato le braccia.
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