Il caso
Borgonzoni si porta al ministero della Cultura il menestrello della Lega
Il cantastorie romano Ivan Cardia entra nello staff della sottosegretaria fedelissima di Salvini
In pochi anni è diventato un simbolo del nuovo Carroccio e dopo l'esperienza con Morelli approda al ministero direttamente dal palco di Pontida
Con i libri il rapporto è noto. Da tre anni, per sua ammissione, li evita. Ma sulla musica Lucia Borgonzoni, fedelissima di Matteo Salvini e di nuovo sottosegretario alla Cultura, è ferrata. Al punto di scegliere come staff per il suo ritorno al Collegio romano Ivan Cardia, 33 anni, menestrello della Lega, in fortissima ascesa.
Tra i suoi successi, la famosissima "In Trentino si beve il vino, dalla damigiana" per non parlare dell'altra hit "Il cielo delle Marche e dell'Umbria è così azzurro tra il cielo e il Vettore che a Tolentino si scioglie in bicchiere di vino".
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Un cantante folk arrivato da poco alla consacrazione grazie all'amico Alessandro Morelli, viceministro del Mit, che lo ha fatto esordire sul palco di Pontida.
Ora, per il bravo cantastorie della Lega, si apre un altro palcoscenico: il ministero della Cultura, in tandem con Borgonzoni. E Cardia si è messo subito in moto presentandosi con un messaggio ai parlamentari della Lega: "Vi chiedo gentilmente di inoltrarci cio' che avevate già messo in nota in questo periodo alla Senatrice, in merito agli eventi dei territori e altro, essendo stati giorni molto impegnativi. Di seguito ulteriori contatti di segreteria generale della Senatrice"
La notizia di questa assunzione ha fatto storcere la bocca alla vecchia guardia del Carroccio che sperava con Draghi di emanciparsi da un certo salvinismo già visto. Ma non è così. E quindi: canta che ti passa.