Salvini sulle chiusure: “Interventi mirati dove serve e rimborsi subito”

Il leader della Lega pungola il Pd: “Un partito il cui segretario si dimette perché se ne vergogna ha qualche problema”. E su Roma dice che il candidato sindaco per il Carroccio sarà Bertolaso: "Penso che da ottobre, dopo la Lombardia, potrà mettere in sicurezza la capitale"

Francesco Cocco

Il leader della Lega, Matteo Salvini, si ferma a parlare prima della conferenza stampa alla Camera sul ddl della Lega su Roma capitale. Conferma la sua contrarietà a lockdown generalizzati su tutto il territorio italiano, anche se solo nei weekend. "Non si può aprire o chiudere dalla sera alla mattina, bisogna anticipare le informazioni e dare il tempo alla gente di organizzarsi", dice. "Ma non devono valere iniziative per tutti indistintamente, chi è in zona bianca o gialla ha diritto a opportunità diverse rispetto a chi è in situazioni più a rischio. Laddove ci sono condizioni per farlo continuo a chiedere riaperture. Ma intanto in queste tre settimane di governo abbiamo già raddoppiato i vaccini quotidiani rispetto all'epoca Arcuri, tanto per fare un esempio. Spero gli italiani possano tornare e presto alla normalità. Ora la Lega chiede rimborsi concreti nell'arco di pochi giorni". Secondo il segretario del Carroccio, entro pochi giorni andrà approvato il decreto sui rimborsi, "che non sarà sufficiente ma serviranno altrettante risorse in un altro scostamento di bilancio perché la terza ondata ha costi in termini di vite umane e posti di lavoro. Ma il cambio di marcia è evidente".

 

"Oggi ho mandato un messaggio" a Bertolaso "penso che da ottobre, dopo la Lombardia, potrà mettere in sicurezza la capitale", ha poi detto Salvini nel corso della conferenza stampa, ribadendo come la Lega punti sull'ex capo della protezione civile come candidato sindaco di Roma.

 

Salvini non commenta l’ipotesi di Enrico Letta nuovo segretario dem, ma lancia un affondo al Pd sulle parole con cui Nicola Zingaretti si è dimesso: “Un partito il cui segretario si dimette perché se ne vergogna ha qualche problema”. E aggiunge che spera “facciano in fretta” a risolvere i loro problemi interni e a decidere il nuovo leader, perché il governo ha bisogno di certezze. E questo "vale anche per i Cinque stelle", conclude.

    

  

   

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