Il ritorno

Enrico Letta annuncia la candidatura a segretario del Pd: "Io ci sono"

Ruggiero Montenegro

L'ex premier su Twitter ringrazia Zingaretti e conferma la disponibilità a guidare il partito: "Parlerò domenica in Assemblea, credo alla forza delle parola. E chiedo a tutti quelli che mi ascolteranno di votare sulla base delle mie parole". 

"Io ci sono", così Enrico Letta ha sciolto la sua riserva, annunciando dalla sede dell'Agenzia di Ricerche e Legislazione (Arel) a Sant'Andrea della Valle, il centro studi che fu fondato dal suo maestro Nino Andreatta, la candidatura alla segreteria Pd, "quel partito che ho contribuito a fondare e che oggi vive una crisi profonda. Lo faccio per amore per la politica e passione per i valori democratici. Parlerò domenica all'Assemblea". 

 

 

"Francamente, lunedì scorso, non mi sarei aspettato di esser qui oggi", ha aggiunto Letta, ringraziando il segretario dimissionario Nicola Zingaretti, "mi lega a lui profonda amicizia e grande sintonia". Poi il messaggio al partito, alle correnti che in questi giorni hanno agitato la vita all'interno del Nazareno: "Chiedo a tutti quelli che domenica mi ascolteranno, di ascoltare la mia parola, di votare sulla base delle mie parole, sapendo che io non cerco l'unanimità, io cerco la verità, nei rapporti tra di noi, per uscire da questa crisi".

 

Enrico Letta conosce bene il suo partito e sa che la strada non sarà facile, per questo si è detto deciso ad aprire "un dibattito in tutti i circoli, chiedo a tutti i democratici e alle democratiche di discutere, poi faremo sintesi e troveremo le idee migliori per andare avanti". Intanto si fanno avanti le prime ipotesi per la sua segreteria, e per la squadra di collaboratori, della quale potrebbero far parte proprio personalità dell'Arel, che Letta conosce bene, oltre a chi ha già collaborato con il professore nell'esperienza da premier nel 2013. 

 

Le reazioni

"Grazie, una scelta bella e generosa. Buon lavoro": tra i primi a commentare l'annuncio del neo candidato alla segreteria dem è stato Andrea Orlando, ministro del lavoro. Anche Dario Franceschini ha ringraziato su Twitter Enrico Letta, che ha incassato il riconoscimento di Roberto Gualtieri, ex ministro dell'Economia, “ha la forza e l'autorevolezza per guidare il Pd e rilanciarne il ruolo e la funzione di grande partito progressista nazionale, popolare, democratico ed europeo nella fase che si è aperta”.

 

E la disponibilità dei senatori dem: “massima collaborazione parlamentare. Europeismo, sicurezza sanitaria ed agenda Draghi per rilanciare il Pd”, ha scritto in un post Andrea Marcucci, capogruppo dem in Senato. Infine il segretario dimissionario Nicola Zingaretti, parlando a Sky Tg24, si è detto "contento che Letta abbia sciolto la riserva in positivo. È un primo passo, ma nella direzione giusta: ripartire dalle idee, dai contenuti, dai valori del Pd, e la richiesta è di farlo in piena trasparenza, mettendo da parte polemiche, liti e rischio di implosione e rilanciare la funzione del Pd, che continuo a credere sarà fondamentale".

 

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