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Della Vedova ci spiega le sue dimissioni da segretario di +Europa. "Ora il congresso"

Roberta Benvenuto

La polemica sulla trasparenza delle iscrizioni e il mancato accordo sul regolamento hanno creato l'impasse nel partito europeista. "Non possiamo perdere tempo, dobbiamo superare gli ostacoli", dice il segretario dimissionario. "Non penso a una +Europa senza Emma Bonino. Auspico confronto con Letta"

Questioni interne, ma non solo, tanto che riescono a bloccare il partito più europeista proprio quando a palazzo Chigi c’è “il premier più europeista che si potesse immaginare”. Dunque “non possiamo perdere tempo, dobbiamo superare gli ostacoli”, dice Benedetto Della Vedova, che al Foglio spiega le sue dimissioni da segretario di +Europa annunciate ieri durante l’Assemblea del partito. “Dimissioni assolutamente reali, che avranno come primo effetto quello di far convocare un congresso. Stavamo discutendo delle regole di un congresso ordinario da troppo tempo senza trovare un accordo. Così faremo un congresso straordinario. È stata una risposta all’impasse che si era creato”, racconta il sottosegretario degli Esteri del governo Draghi. E infatti da novembre l’assemblea non ha trovato un accordo sul regolamento per arrivare al congresso che doveva tenersi nei primi mesi del 2021, a due anni dall’ultimo. Ma non si è arrivati a far confluire i due terzi dell'Assemblea su un unico documento.

 

Il nodo del mancato accordo sta nella “trasparenza delle iscrizioni”, dice Silvja Manzi, una dei membri dissenzienti dell’Assemblea. “Vogliamo un meccanismo di verifica delle iscrizioni per evitare che, come in passato ci siano dei pacchetti di iscritti riconducibili ad un solo soggetto”, spiega. In pratica, evitare che ci sia una scalata del piccolo partito che conta 2.600 iscritti, con un costo della tessere di 50 euro. Insomma, no ad un nuovo “pullman di Tabacci”. 

 

“Come in tutti questi casi ci sono state delle contestazioni sulle iscrizioni, ma c’è un organo di garanzia interno che ha stabilito che le iscrizioni fossero regolari”, dice Della Vedova in riferimento al collegio di garanzia formato da Lorenzo Striklievers, Olivia Ratti, Silvio Viale.

 

Il partito comunque “non sospende l’attività politica, ma accelera la via verso il congresso”. Sulla decisione di Bonino dice: “Non penso a una +Europa senza Emma Bonino”.

 

"Finora non c'era stata nessuna possibilità di confronto con il Pd. Prima di Letta il Pd era: M5s e basta. Mi auguro che Letta aprirà un confronto anche con noi", conclude.

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