verso il campidoglio

Gualtieri sarà il candidato Pd per le elezioni a Roma?

Gianluca De Rosa

L'ex ministro ha dato la disponibilità, ma dal Partito democratico frenano: "Nulla è deciso". Il segretario: "Mi occuperò di Roma immediatamente"

Roberto Gualtieri sarà il candidato del Partito democratico per l’elezioni comunali a Roma? L’ufficialità non c’è ancora, ma la notizia, che circola da settimane, questa mattina sembrava quasi certa. Da quando l’ex ministro dell’Economia ha lasciato via XX settembre in tanti nel partito hanno iniziato a pressarlo: “Roberto a Roma c’è bisogno di te”. Lui inizialmente ha preso tempo, poi si è deciso, poi ci ha ripensato di nuovo: meglio forse meditare ancora un po’. Gualtieri la riserva l'ha sciolta questa mattina.

 

Ha informato Enrico Letta delle sue intenzioni e il neosegretario del Pd ha dato il suo via libera. Poi però è ritornato lo stallo. Gli equilibri all'interno del partito e della possibile coalizione sono delicati e si è preferito prendere tempo. Fonti del Nazareno hanno detto all'Ansa che sulla candidatura a sindaco di Roma ancora "nulla è deciso, del resto il segretario non ha ancora avuto modo di aprire il dossier delle amministrative". Il che riporterebbe il Pd alle le primarie e al non definitivo affossamento della possibilità di unire Pd e M5s al primo turno nell’elezione comunali di Roma.

  

Il segretario Enrico Letta, ospite della Stampa estera, ha sottolineato che incontrerà "Gualtieri prestissimo. E' un ottimo nome, un grande amico, mi occuperò di Roma immediatamente", in quanto "sarà una partita molto importante quella delle elezioni amministrative di autunno che saranno una tappa di avvicinamento molto importante e significativa nella costruzione di questa alleanza tra centrosinistra e Cinquestelle in vista delle elezioni politiche del 2023".

  

Un'alleanza che però ha il problema della ricandidatura dell'attuale sindaca di Roma. Virginia Raggi infatti non ha alcuna intenzione di ritirarsi per favorire un’alleanza e nel Movimento, dopo l’ennesimo endorsment di Beppe Grillo, ormai tutti si sono rassegnati a sostenerla. Persino la nemica di sempre, Roberta Lombardi, annunciando l’entrata nella neo giunta giallorossa di Nicola Zingaretti in Regione Lazio come assessore alla Transizione ecologica ha dovuto ammetterlo: “Roma non è coinvolta da questa alleanza: il M5s ha un sindaco uscente che si è ricandidato il Pd di Roma ha con questo sindaco un pessimo rapporto mi pare quindi che non ci siano i pressupposti per una convergenza”.

 

In campo c'è anche il leader di Azione Carlo Calenda, che su Facebook conferma con un post la sua candidatura e commenta la scelta del Pd. "Mi sono candidato il 12 ottobre. Ho ritenuto di avvertire l’allora segretario Zingaretti per cercare di tenere unito il centrosinistra", scrive Calenda. "Per la stessa ragione abbiamo partecipato a un tavolo di coalizione sparito nel nulla. In questo lungo periodo ho lavorato sul programma. Abbiamo incontrato 500 associazioni di cittadini e analizzato i problemi di Roma quartiere per quartiere. Ora apprendiamo dai giornali, altro che tavoli e dialoghi, dell’imminente candidatura di Gualtieri. Appare evidente la scelta di rompere. Ci confronteremo alle elezioni".

 

Per il centrodestra il nome attualmente più accreditato rimane quello del presidente dell’Istituto di credito sportivo Andrea Abodi.

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