Giorgetti: "Sui vaccini Usa e Uk hanno fatto meglio di noi. Prepariamoci alle prossime crisi"
Il ministro dello Sviluppo economico è intervenuto in un incontro organizzato dalla American Chamber of Commerce in Italy. "Dobbiamo compiere ogni sforzo per incoraggiare la partnership pubblico-privato"
“Il sistema liberaldemocratico può vincere questa sfida e anche quelle future”, Parla così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nel corso di un webinar organizzato dalla American Chamber of Commerce in Italy. Tema: la corsa globale ai vaccini. Giorgetti interviene senza circonlocuzioni, straight to the point. “Tocca a noi e al governo guidato da Mario Draghi fornire una risposta efficace alla crisi attuale ben sapendo che potremmo dover fronteggiare sfide simili anche in futuro”, ha dichiarato Giorgetti tirando le conclusioni di una interessante roundtable, presieduta dal consigliere delegato dell’AmCham Simone Crolla. “In generale – ha proseguito il ministro - i paesi anglosassoni hanno reagito meglio di noi. In Europa non è facile coordinare l’azione di tanti paesi che hanno tentato di agire insieme sia in fase di acquisto vaccini che di approvazione e produzione. Ciò ha comportato gravi rallentamenti, adesso stiamo cercando di recuperare il tempo perduto coordinando le catene di produzione per garantirci l’autosufficienza”.
Nel corso dell’evento virtuale, si sono confrontati diversi player del pharma: il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, gli ad di Pfizer Italia Paivi Kerkola, di Diasorin Carlo Rosa, di Astrazeneca Italia Lorenzo Wittum e di AchilleS Vaccines Riccardo Baccheschi (società attiva nella produzione di anticorpi monoclonali). Il ministro leghista, che lavora alacremente alla creazione del “polo nazionale del vaccino”, ha chiarito che “l’Italia deve darsi da fare affinché in futuro possa rispondere tempestivamente alle crisi sanitarie che purtroppo potrebbero riaffacciarsi. Serve la volontà nazionale, serve il coordinamento europeo e serve la collaborazione con le case farmaceutiche. Noi stiamo perseguendo un trasferimento tecnologico che non significa liberalizzazione dei brevetti ma opportunità di produrre dosi in Italia”.
In effetti la sinergia tra governo e privati è stata il milestone del modello Usa: se aziende come Pfizer e Moderna sono riuscite a produrre un vaccino in tempi record, ciò è dovuto al successo del programma Warp Speed, voluto dall’ex presidente Donald Trump, che ha garantito ai player del Big pharma investimenti pubblici e procedure semplificate. “Oggi – ha concluso il ministro Giorgetti - dobbiamo compiere ogni sforzo volto a incoraggiare la partnership pubblico-privato non solo come mera enunciazione ma garantendo supporto amministrativo, organizzativo e finanziario. In questo senso, la collaborazione transatlantica è decisiva: da parte nostra c’è la massima apertura al dialogo, anche di notte, fuso orario permettendo”.