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"Letta fa bene a coinvolgere anche Renzi nel nuovo centrosinistra", dice Fassino
L'incontro tra il segretario Pd e il leader di Iv, le primarie e l'alleanza con il M5s
Sull'incontro di ieri tra Enrico Letta e Matteo Renzi, Piero Fassino dice che il segretario Pd "sta facendo quello che aveva detto: provare a riorganizzare il campo delle forze progressiste. E per farlo devi incontrare tutti coloro che sono riconducibili a questo campo. Per noi Italia viva lo è, salvo che voglia ricollocarsi altrove". Il disaccordo di Renzi su Conte e il M5s? "Non è una novità. L'incontro in modo trasparente ha registrato l'accordo nel sostegno al governo Draghi e il disaccordo sul Movimento". E in una alleanza tra dem e grillini, per Fassino, chi rappresenterà più preferenze avrà una sorta di "diritto di prelazione": "Fa parte delle regole della democrazia rappresentativa. Una regola che bisogna finalmente affermare, superando una situazione che abbiamo avuto in altre fasi in cui era presidente del Consiglio il rappresentante di una forza minoritaria".
Il primo scoglio saranno le amministrative. "Primarie di coalizione? Le prime primarie in assoluto nella politica italiana furono fatte a Torino nel 1985 e organizzate da me, quindi da questo punto di vista non posso che essere d'accordo. Sono un modo democratico di selezionare candidature e una classe dirigente", dice Fassino. Quanto al rapporto con i Cinque stelle alle amministrative "le alleanze su scala locale vanno valutate sui rapporti costruiti nel tempo in ciascuna realtà", dice. "Ricordo che il Partito socialista governò con il Partito comunista per anni nelle grandi città mentre governava il paese insieme alla Dc. Nessuno poneva il problema dell'omogeneità delle alleanze. Se ci saranno le condizioni per correre insieme al M5s bene, se no valuteremo caso per caso".