"Le strade di Rousseau e del M5s si devono dividere", dice Battelli
"Da Casaleggio parole vergognose. Ormai il suo progetto non rispecchia più il Movimento", dice il deputato grillino
"L'incontro di ieri con Conte è durato molte ore, è stato fatto un quadro generale e iniziato un percorso che spero si chiuda perché il Movimento cinque stelle ha bisogno di ripartire il prima possibile", dice il deputato grillino Sergio Battelli. Insomma, quasi un incontro preliminare, nel quale non si sono affrontati i critici nella vita politica del Movimento: il numero dei mandati, la forma partito e il rapporto - sempre più incrinato - con l'associazione Rousseau e il suo vertice. "Quello è un contenzioso che va risolto tra il M5s e Rousseau. Le parole di Casaleggio sono state vergognose", accusa Battelli, in relazione a quanto detto dal presidente dell'associazione Rousseau. Davide Casaleggio, intervistato da Lucia Annunziata a Mezz'ora in più su Rai3, ha ribadito il vincolo dei due mandati (sostenuto anche da Beppe Grillo) e criticato la forma partito. "Io ho pagato 300 euro tutti i mesi, non vedo perché essere attaccato come quello che deve avere sul piatto il terzo mandato. E' offensivo. Ormai il progetto Rousseau non rispecchia più il M5s". Insomma, è finita? Si tratta di "discussioni lunari - aggiunge Battelli - la mission di Rousseau è andata da un'altra parte rispetto al M5s. Paghiamo una piattaforma che lavori per il M5s, ma così non è da mesi. Le nostre strade si devono dividere".
Tra i parlamentari grillini è in corso una lotta interna tra primo e secondo mandato? "Lo scontro interno è di basso livello: ci sono questioni aperte che se Conte verrà ratificato alla guida del Movimento andranno affrontate. Ieri ha previsto altre riunioni, ora è il momento che Conte osi. Il M5s è stato vittima della sua ambiguità, abbiamo iniziato a usare parole altisonanti perché avevamo paura di dire le cose come stavano. Conte abbia il coraggio di farlo e lo seguiremo".