Dadone e il ritorno di un grande classico: il test antidroga ai parlamentari
La proposta della ministra (antiproibizionista) per le Politiche giovanili. Tutti si dicono disponibili, "anche se in questo momento le urgenze sono altre". Giulia Grillo, del M5s, non ne aveva neanche sentito parlare. E Sgarbi: "Una stupidaggine, ma si può fare"
Parlano Lollobrigida e Montaruli (FdI), Borghi e Romeo (Lega), Carelli e Sgarbi (misto), Giulia Grillo (M5s), De Luca e Gribaudo (Pd) e Cuperlo
C'è chi si dice disponibile, ma non lo considera una questione proprio urgente, specialmente in questo momento; chi come Vittorio Sgarbi, dice che è una "stupidaggine, ma si può fare", e altri come Francesco Lollobrigida di Fratelli d'Italia che oltre a dire di sentirsi pronto, preannuncia: "Rilanceremo su questo argomento".
La proposta è quella della ministra per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, che, considerata su posizioni antiproibizioniste, ha ricevuto dal governo Draghi la delega per le politiche antidroga, suscitando parecchie reazioni allarmate dal centrodestra. E allora ha invitato “i colleghi, soprattutto quelli che hanno fatto polemiche, a farci tutti insieme un test antidroga”. “In un’ottica costruttiva", ha detto Dadone, "così daremo un bel messaggio: siamo tutti coesi nella lotta alla droga”. L'opinione di parlamentari (e di un ex parlamentare).