La reazione del Capo dello Stato
Il complotto contro Conte? Per Mattarella si tratta di "un dibattito lunare"
Il Quirinale ricostruisce le fasi della crisi: Draghi chiamato solo dopo il tentativo a vuoto dell'esploratore Roberto Fico
Ecco cosa dice al Foglio il presidente della Repubblica sulla teoria che l'ex premier sia caduto per interessi internazionali
Conte cadde per una convergenza di interessi nazionali e internazionali? “E’ un dibattito lunare”. Sergio Mattarella si ferma qui. E non intende commentare oltre la ridda di dichiarazioni e ricostruzioni scaturita dalla notizia scovata dal Foglio tre giorni fa.
Per Goffredo Bettini, ideologo del Pd ai tempi dell’esecutivo rossogiallo, l’ex premier sarebbe saltato perché ritenuto “inaffidabile nell’assecondare” questo grumo di interessi nostrani ed esteri. E dunque ecco l’ombra della macchinazione e del complotto farsi largo. Chi ha parlato con il capo dello stato, alla luce del dibattito che si è innescato, ci riporta invece questo aggettivo: “Lunare”.
E’ una discussione che non sta né in cielo né in terra. Il Colle, com’è ovvio, non è intenzionato a replicare a chi ha scritto nero su bianco nel manifesto della sua corrente questa teoria. Ma allo stesso tempo, nei corridoi del Quirinale c’è chi non può fare a meno di ricordare a se stesso come andò la vicenda. E quindi come si arrivò, il 2 febbraio, all’incarico conferito dal capo dello stato a Mario Draghi. “Fu una decisione scaturita solo quando Roberto Fico salì al Colle per annunciare che il suo tentativo esplorativo di arrivare a un Conte II bis o un Conte ter non era andato a buon fine”, dice chi frequenta le stanze della presidenza della Repubblica. E i famigerati interessi nazionali e internazionali che avrebbero disarcionato l’Avvocato del popolo in quanto considerato di pasta dura? “Non ne abbiamo mai avuto contezza”, taglia corto chi parla con Mattarella.
Se non fosse una cosa seria – perché il teorema è convinzione di una parte del Pd che ora appoggia il governo Draghi – la vicenda strapperebbe un sorriso dalle parti del Quirinale. Dove in molti hanno ancora in mente le critiche di una parte dell’opinione pubblica per l’eccessiva costanza con cui Mattarella provò a tenere in vita l’esecutivo Conte. Anzi, proprio ieri dal Colle c’è chi ricordava “la sorpresa” di Draghi quando il capo dello stato lo chiamò. Appena Fico gettò la spugna.