verso le amministrative
Letta ha un problema a Bologna: la corrente di Lotti e Guerini sta con Renzi alle primarie
Base riformista ha scelto di puntare sulla sindaca di San Lazzaro di Savena Isabella Conti, iscritta a Italia viva. Mentre i dem nazionali avevano investito su Matteo Lepore
Alle primarie del centrosinistra per la scelta del nuovo candidato sindaco di Bologna, la corrente del Pd Base riformista ha scelto di puntare su Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro di Savena iscritta a Italia viva. Una decisione che va in contrasto con l'orientamento del neosegretario dei dem Enrico Letta, visto che il partito a livello nazionale aveva scelto di puntare su Matteo Lepore, assessore alla cultura della giunta Merola. A quanto riferiscono fonti parlamentari citate dalle agenzie, la corrente a cui aderiscono tra gli altri il deputato Luca Lotti, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e l'ex capogruppo al Senato Andrea Marcucci, sosterrebbe la Conti in ticket con Alberto Aitini come suo vicesindaco. Proprio Aitini, attuale assessore alla sicurezza e al commercio del comune di Bologna, era la figura si cui Br puntava originariamente come nuovo sindaco. E che da subito aveva alimentato divisioni nel Pd bolognese, da sempre vicino a Lepore (che è espressione del sindaco uscente Virginio Merola).
Alcune frizioni tra il segretario e Base riformista echeggiavano da tempo. In primis, aveva creato particolare malcontento la defenestrazione dell'allora capogruppo al Senato Andrea Marcucci, sostituito da Simona Malpezzi per volontà diretta di Letta, che ha voluto imprimere una svolta nella rappresentanza di genere ai vertici del partito. Poi la corrente da sempre considerata vicina all'ex segretario Matteo Renzi ha reso noto di voler organizzare un paio di appuntamenti nazionali. Uno a giugno, a opera di Andrea Romano. L'altro probabilmente a settembre. Ipotesi che non hanno prodotto una contrarietà netta da parte di Letta, a patto che però non costituiscano occasioni per scalare il partito e acquisire posti di potere.
La candidatura della Conti a Bologna, in ogni caso, è vista come un'opportunità per aprire il partito al contributo delle forze più moderate, di centro sinistra, avvicinandosi non soltanto a Renzi ma anche a Calenda. "Ha portato avanti importanti battaglie riformiste", è il commento che i rappresentanti della corrente si sarebbero confessati tra di loro. Di certo rispetto alle ipotesi di alleanza strutturale con i cinque stelle è un modo per dire: un'alternativa c'è.