Il Cdm approva il Recovery. Salta l'obbligo di smart working per la Pa
Via libera al Pnrr, licenziato insieme al fondo complementare di 30,6 miliardi. Ora manca solo l'invio a Bruxelles. Rimandata la rottamazione delle cartelle esattoriali. Tutte le novità del dl Proroghe
Approvazione del Pnrr e fine dello smart working al 50 per cento per i dipendenti statali. Sono queste le novità più importanti del Consiglio dei ministri di oggi. Un cdm che si è sdoppiato in due incontri, mattina e pomeriggio, e che ha messo il bollino finale al Recovery. Adesso manca solo l’invio a Bruxelles.
Alcuni temi attesi sono però rimasti fuori. Non si è parlato di concessioni balneari (ma ciò non significa che l’estate sia in pericolo, il dossier riguarda la riforma di sistema, come ha precisato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia). Non si è parlato di rottamazione delle cartelle. Rimandato tutto alla prossima settimana quando si discuterà di un decreto imprese bis.
Entrano invece nel dl Proroghe, esaminato e approvato dal Cdm, importanti novità che riguardano la vita quotidiana: la proroga dei documenti di identità in scadenza così come la proroga per i bilanci dei comuni, che potranno presentare il rendiconto oltra la data fissata (avranno tempo fino al 31 maggio).
L'incontro era insomma una presa d’atto, e il clima, dicono i ministri, è stato disteso malgrado tenesse banco il caso Durigon, il sottosegretario leghista all’Economia coinvolto in un’inchiesta giornalistica. Il M5s chiede un suo passo indietro, ma l’argomento non è entrato in Consiglio dei ministri. E’ vero però che c’è un dibattito sulle sue deleghe, che il ministro Daniele Franco non può certo revocare. A farlo potrebbe essere solo il premier Mario Draghi.
Un successo lo ottiene la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, che ha visto accolta sua la richiesta di differire il Cdm per incontrare le regioni prima di approvare il Pnrr. Ad accompagnare il Recovery ci sarà un fondo complementare di 30,6 miliardi. A Palazzo Chigi si parla ora di riforme. “I soldi ci sono il problema sarà sempre uno: spenderli”. Sempre disagio dell’abbondanza.