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Salvini: "Navalny? I diritti umani valgono sempre e comunque"

Francesco Cocco

Nessun riposizionamento strategico in casa Lega, assicura Siri. Ma insieme al leader del Carroccio e a Calderoli invoca il "rispetto dei diritti dell'uomo in ogni contesto". Anche per Navalny, dunque contro Putin

Intervenendo ieri al Parlamento europeo in un dibattito su Alexei Navalny e le minacce russe all’Ucraina, la leghista Susanna Ceccardi ha dichiarato che l'Europa non può lasciare che dei "capi di stato del nostro vicinato mettano a tacere l’opposizione politica, violandone i diritti naturali, civili e politici”. E sull'Ucraina ha detto che“al di là dei proclami e della solidarietà espressa a parole, non esiste oggi alcun credibile intervento europeo”.

 

 

Oggi i leghisti che hanno accettato di rispondere sul tema negano che sia in corso un "riposizionamento strategico" della Lega sulla Russia. Il segretario Matteo Salvini su Navalny chiarisce che "i diritti umani valgono sempre, e comunque e dovunque vanno rispettati". Quando poi torniamo sulle parole della Ceccardi, Salvini taglia corto: "Mi sto occupando di coprifuoco".

 

 

Anche per Armando Siri, "bisogna rispettare sempre i diritti dell'uomo e la dignità di tutti". Ma nessuna rivoluzione in corso nel Carroccio: "Non c'è mai stato un posizionamento diverso", sottolinea il senatore. "La Lega non si è mai spostata dall'asse consueto in cui si trova l'Italia dal dopoguerra a oggi, tutto il resto era una forzatura fantasiosa". Sulla stessa linea Roberto Calderoli: "Tutto quello che è difesa dei diritti umani deve essere portato avanti indipendentemente dal paese con cui si ha a che fare".

 

 

Pasquale Pepe, Simone Pillon, Massimiliano Romeo e Stefano Lucidi invece preferiscono non rispondere.

 

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