Innamorato Fisso
Inseguendo Simona Bonafè. O la sua sosia
È la donna che subisce più “cat calling” a Bruxelles, sostiene Milani (che ne ha interrotto uno). Il saluto dell’eurodeputata alla Svizzera che adotta l’euro, lo scambio di idee con la presidente del Cnr. Pazza cronaca
Simona Bonafè (eurodeputata), candidata da me sempre votata. Futura presidente della Commissione europea. In centro a Bruxelles è la donna che subisce più “cat calling”, la vergognosa abitudine di fischiare quando passa una bellissima ragazza, praticata da gruppi di maschi disoccupati, in attesa di pubblico concorso. Mi è capitato di vederne uno. L’on. Bonafè transitava in via Antonio Pigafetta a Bruxelles, è stata oggetto di numerosi fischi di apprezzamento provenienti da un’osteria etnica. Mi sono avvicinato al gruppo di ubriaconi per chiedere il motivo. Io: “Ma siete dei gran maleducati!!”.
Disoccupato: “Perché?”.
Io: “Fischia quando passa tua sorella”.
Disoccupato: “Guardi che siamo stati abituati fin da piccoli a fischiare al passaggio di bellissime donne. Mica fischiamo a tutte”.
Io: “Invece dovreste farlo! A tutte o nessuna”.
Disoccupato: “Va bene! Da domani faremo così!”.
Io: “Chi è il navigator che segue il suo percorso lavorativo?”.
Disoccupato: “Uno di Chieti! Mi telefona ogni tanto”.
Io: “Basta bere, che state diventando scemi”.
Disoccupato: “Scusi ingegnere, posso fischiare se passa un bel ragazzo?”.
Io: “Quello senz’altro! A un uomo fa sempre piacere essere apprezzato perché bello. Anzi: se vuole fischi a me intanto che vado via”.
Disoccupato: “Non si offende?”.
Io: “No! Anzi…”.
E passiamo ai social dell’on. Bonafè. Foto n. 5 Facebook (profilo anonimo): con un tipico costume andaluso vediamo la sosia ufficiale dell’on. Bonafè ballare sui tavoli di un pub di Bristol. Altro primato (non voluto) ma che dimostra la popolarità della Simona Bonafè. E’ la politica che ha più sosia. Per avere lo stesso numero di gente che vive grazie alla notorietà di altri, bisogna andare su nomi come: Tom Cruise, Hulk Hogan.
Instagram n. 36: l’on. Bonafè alla Festa dell’Unità di Gibilterra. Foto con il sindaco, che presenta alla parlamentare il progetto “simil” tunnel della Manica. La Bonafè risponde: “Sono favorevole alle infrastrutture. Sarebbe bellissimo prendere il Tgv a Zurigo e arrivare ad Algeri”.
Uno twitta: “Ma Zurigo non è Unione europea”.
Bonafè: “E allora? Anche Algeri!”.
Interviene nella discussione la direttrice della Reuters: Alessandra Galloni. “Scusi onorevole, allora lei è d’accordo anche sul treno a lievitazione da Lisbona a Vladivostok?”.
Bonafè: “Certo! Iniziano i cantieri oggi. Data consegna lavori: 2079”.
Alessandra Galloni: “Onorevole per favore, non scherziamo sui treni”.
Bonafè: “Ha ragione! Sui treni no! Su cosa scherziamo?”.
Alessandra Galloni: “Sulle grandi navi nei fiordi del nord!”.
Bonafè: “Sì dai! Scherziamo su quello. Non penso si offenderà qualcuno”.
Alessandra Galloni: “Speriamo! Altrimenti se non si può scherzare sui fiordi, non si può scherzare su niente”.
Foto n. 37 Facebook: Simona Bonafè alla festa dei socialisti europei a Berna. In questa occasione la Confederazione elvetica decide di entrare nell’euro. La Bonafè è delegata dal Parlamento di Strasburgo a ringraziare tramite pubblico discorso. “…Ringrazio a nome dei 500 milioni di cittadini europei la scelta di abbandonare il franco e usare l’euro qui in Svizzera (tranne in Canton Ticino dove viene introdotta la lira turca). Spero che il prossimo traguardo sia l’entrata del vostro magnifico paese nell’Unione europea. Per farlo dovrete spostare la capitale da dove sono adesso (Berna) a Basilea”.
Il sindaco di Berna subito protesta via social. La Bonafè: “Sindaco ho scherzato! Potete tenere la capitale, basta entrare nella Ue”.
Il sindaco: “Onorevole, l’ho sempre stimata e sarò un suo sostenitore per la presidenza della Commissione Ocse”.
Bonafè: “Preferirei la Banca centrale”.
Sindaco di Berna: “Bene! Come vuole! Per me votare una o l’altra è uguale”.
Bonafè: “Anch’io voterò per lei, come commissario europeo all’Ambiente”.
Sindaco di Berna: “Gentile! Preferirei all’Agricoltura”.
Bonafè: “Ma lasci perdere l’agricoltura! Ormai l’Europa è tutta urbanizzata”.
Sindaco: “Mi ha offeso! Le ritiro la cittadinanza onoraria”.
Instagram n. 2: la Bonafè in visita alla scuola panificatori di Milano. La numero uno al mondo. I diplomati finiscono direttamente sul palco dello Zelig cabaret in viale Monza. Qui insegnano al pubblico come fare il pane in casa (vedi filmati su YouTube) e far fallire i prestinai. Circa 36.000 solo a Milano. Nell’altra foto la Simona Bonafè con i direttori dello Zelig: Gino, Michele e Giancarlo. La Bonafè chiede: “Come mai in certe parti del pianeta il cabaret non è diffuso?”.
Risponde Giancarlo: “Semplice. Le piantagioni di bambù si trovano tutte nel Terzo mondo”.
Bonafè: “E allora? Che risposta è! Vuole essere querelato?”.
Interviene Gino: “Tali piantagioni sono in mano alle multinazionali. Queste portano in Europa e America tutto il prodotto”.
Bonafè: “Lei è querelato!”
Michele: “Calma! Calma, onorevole! Come saprà, tutti i tavoli e le sedie dei locali notturni sono di bambù, costano molto. Ecco perché in certe aree del pianeta non si è sviluppata tale razza”.
Bonafè: “Ma quale razza? Va bene! Ritiro le querele. Però faccia chiudere il locale a tempo indeterminato”.
Gino: “Motivo?”
Bonafè: “Razzismo”.
Foto TikTok n. 272: la Simona Bonafè ad Anversa. Sta salendo su un pullman. Tanti la riconoscono e le dicono di non fidarsi di quella linea di pullman. “Dicono che vanno da una parte e poi portano la gente da un’altra”.
Bonafè: “Sono pullman abusivi?”.
“No! No! Regolari”.
Bonafè: “Allora salgo!”.
“Scusi onorevole, ma in che località deve recarsi?”
Bonafè: “A Macerata!”.
“Allora è giusto. Tranquilla!”.
Bonafè: “Grazie, molto gentile! Non ho mai trovato un estraneo così”.
Foto n 431 Facebook: vediamo l’onorevole alla copisteria che c’è davanti al Parlamento europeo. Gestita da cinque fratelli dell’Arizona. Foto con i titolari e i clienti. Bonafè twitta: “Se ho bisogno di fare fotocopie per la mia attività legislativa, preferisco non gravare sul bilancio comunitario. Le faccio qui a mie spese”.
Un parlamentare europeo twitta: “Anche perché in tutto il Parlamento europeo c’è solo una fotocopiatrice. E ieri è stata portata via da un falso tecnico, in tuta da lavoro. Adesso non c’è più neanche quella. Per comprarne una nuova ci vuole la firma del presidente Sassoli e di tutti i capigruppo dell’Europarlamento. L’unica è portare quella di Strasburgo qui. Là si arrangiano”.
La Bonafè mette “mi piace”.
Altra foto Instagram: Simona è sulla torre di controllo dell’aeroporto di El Paso. Scrive: “Il mio sogno era di fare la controllora di volo, ma non sapevo che scuola bisognava fare. Quando ho finito la terza media non c’era internet. Per cui ho fatto il liceo”.
Uno risponde: “Anch’io ho fatto il liceo e faccio il controllore di volo a Lubiana”.
La Bonafè non risponde. Sarà un mitomane.
Come segretario regionale del Pd in Toscana, la Bonafè ha ritoccato lo statuto. Vediamo: a) Basta primarie in regione. b) Per le amministrative possono votare solo i cittadini toscani che hanno compiuto i 26 anni di età (deroga per i laureati a 25). c) I segretari provinciali possono essere buttati fuori dal partito se visti mancare di rispetto a donne anziane! Cosa mai avvenuta. Anche se so che qualcuno ha tale vizio, ma facciamo finta di niente.
Foto con il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi. I fatti: un giovane distinto, si avvicina alla nostra deputata e fa: “Onorevole, mi scusi, sono l’ultimo vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi. Potrei fare un selfie con lei?”
Bonafè: “Ma certo! Piacere mio! Complimenti!”.
Simona posta la foto e commenta: “Sono veramente contenta di avere una foto accanto al vincitore della corsa più importante del mondo”.
Tanti si accorgono e rispondono: “Onorevole, non per mancarle di rispetto, ma quello è uno che gira a dire di aver vinto uno slam, piuttosto che essere il portiere del Valencia. Non è niente. Non è nemmeno diplomato”.
L’on. Bonafè risponde: “Volevo cancellare la foto, ma poi ho pensato: perché? E’ comunque un cittadino europeo ed è stato molto educato” (molti like).
Il giorno dopo un altro fatto analogo. La Bonafè a Cernusco sul Naviglio, per inaugurare la nuova sede Pd. Un giovane atleta si avvicina: “Simona, una foto!”.
Bonafè: “Volentieri!”.
“Sono il primatista italiano dei 200 rana”.
Bonafè: “Complimenti! Ma è vero?”.
Il segretario della sezione: “Sì! Onorevole, è lui. Ha fatto il primato ieri sul lago di Varese”.
Bonafè: “Record omologato?”.
Segretario Pd: “Stanno valutando!”.
Bonafè: “Ma direi che senza dubbio verrà convalidato. Anzi telefono subito”.
Segretario Pd: “A chi?”.
Bonafè: “Scherzavo! A chi vuole che telefoni, ho perso il telefonino intanto che venivo da voi”.
Subito arriva un commesso del Comune che dice: “Onorevole, hanno ritrovato il suo cellulare, era in zona Palazzo Madama a Roma”.
Bonafè: “Strano! Comunque meglio così, posso recuperarlo subito?”.
Messo comunale: “Certo! Parto adesso con la macchina dell’Ente”.
Segretario del Pd locale: “Intanto onorevole, usi questo”.
Bonafè: “Grazie! Sarà intercettato come tutti, immagino”.
Segretario Pd: “No, questo ha una scheda che abbiamo comprato in Lichtenstein”.
Bonafè: “No! Lo tenga lei! Aspetto il mio”.
Bonafè insieme alla presidente del Cnr. Belle foto su Facebook. Di comune accordo decidono: “Tu Maria Chiara vai a Strasburgo al mio posto, io rimango qui a ricoprire il tuo ruolo”.
Maria Chiara Carrozza: “Sì! Affare fatto! Non dovremmo avvertire sia il governo nazionale che quello europeo?”.
Bonafè: “Mah, non esagerare con il protocollo, si tratta di uno scambio di pari grado e per un periodo lungo. Hanno già un sacco di pratiche da sbrigare…”.
Maria Chiara Carrozza: “Hai ragione Simona, parto subito per Bruxelles. Mi dài il tuo pass?”.
Bonafè: “Sì! E’ scaduto ieri ma ti fanno entrare. Piuttosto, qui al Cnr oggi che si fa?”.
Maria Chiara Carrozza: “Si fa una collisione di protoni per vedere se e quando si rompono, se si comportano ancora da deficienti oppure no”.
Bonafè: “Va bene! Poi ti dico. Ciao, grazie”.
P.s. On. Simona Bonafè, voglio farle gentilmente sapere che la rubrica “Innamorato fisso”, qui ospitata, è sempre stata dedicata a lei. Un saluto sincero. Scusi, il Foglio a Bruxelles c’è? A Strasburgo sì!