il cronoprogramma
Il Recovery del fisco mette alla prova Lega e M5s
Entro il 30 giugno la Commissione presieduta dal prof. della Cananea dovrà fornire le sue indicazioni per la riforma della giustizia tributaria. Il lavoro in parallelo in Parlamento e le tensioni su tasse ai giganti del web e flat tax
La volontà di rispettare la scadenza resta perentoria: anche perché su quella data vigilano ben due ministeri, Economia e Giustizia, e giudicherà l’Europa. E dunque entro il 30 giugno la Commissione presieduta dal prof. Giacinto della Cananea, dovrà fornire le sue indicazioni per la riforma della giustizia tributaria. Le audizioni che partiranno oggi non dovranno dunque rallentare la marcia. L’idea era quella di limitarsi al consiglio nazionale forense e a quello dei commercialisti. Poi, come succede, ci si sono aggiunte una decina di associazioni. Una consultazione che durerà una settimana e che potrà comunque conferire una maggiore legittimazione alle proposte della commissione. Che si muove abbastanza compatta verso l’obiettivo di incentivare il ricorso alle mediazioni extragiudiziali, visto che presso la Cassazione giacciono già 54 mila contenziosi irrisolti (tempo medio di attesa: 4 anni). Più controverso, invece, è il dibattito interno su come ottenere una maggiore specializzazione dei giudici tributari.
I lavori della commissione interministeriale s’incroceranno del resto con quelli che le commissioni Finanze di Camera e Senato stanno svolgendo sulla riforma dell’Irpef, con un’indagine condotta dal renziano Luigi Marattin e dal dem Luciano D’Alfonso che è di fatto l’unica iniziativa parlamentare a essere stata inserita a pieno titolo nel Pnrr. Le tensioni, anche qui, non mancano: col M5s che alza il tiro sulle tasse ai giganti del web e la Lega che pare assai scettica rispetto alla possibilità di arrivare a una proposta condivisa (che di certo, tanto per dirne una, non conterrebbe la flat tax). Ma anche in questo caso, i presidenti delle due commissioni hanno indicato la scadenza: “Entro giugno dobbiamo chiudere”.