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Draghi presenta il decreto Sostegni-bis: "40 miliardi per non lasciare indietro nessuno"
Il nuovo piano sui ristori è stato approvato dal Cdm questa mattina: in conferenza stampa, oltre al premier, anche i ministri Franco e Orlando. Tutte le novità
Dopo le riaperture, i ristori. Nella mattinata di giovedì il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Sostegni-bis, a vantaggio delle attività economiche chiuse e dei settori più danneggiati da questi mesi di lockdown: previsti 40 miliardi, di cui oltre 15 miliardi a fondo perduto. Alle 16, Mario Draghi ha spiegato i dettagli della manovra in conferenza stampa: "E' un decreto in parte diverso dal passato", spiega il premier, "perché guarda al futuro, ad un paese che si riapre ma che allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione del Consiglio dei ministri di procedere ad aperture graduali con rischio calcolato: questo è in gran parte il frutto della campagna vaccinale seguita dal governo sin dalla sua fondazione. Ci sono stati degli importanti successi logistici, dai punti di somministrazione alla percentuale di dosi inoculate. Ma la soddisfazione più grande è stata la sterzata sulle classe d'età della vaccinazione: in due mesi è cambiato tutto. E questo ci ha permesso di guardare avanti: il numero dei pazienti in terapia intensiva si è dimezzato, quello dei ricoveri ordinari si è ridotto del 60 per cento. Sono dati significativi, che consentono decisioni coraggiose. Ciò non significa abbassare la guardia, ma ripartire con responsabilità".
Per superare la crisi: "Ci aspettiamo che la nostra economia abbia un rimbalzo già durante questo trimestre, anche il turismo e la ristorazione sono prossimi a ripartire a pieno regime. Le cifre di crescita per il 2021 saranno riviste al rialzo", dice Draghi. "E' comunque presto per poter parlare di crescita sostenuta: affinché si affermi nel tempo ci sarà bisogno del Pnrr e del suo sforzo strutturale. Vediamo inoltre in questo periodo l'aumento dei prezzi e dell'inflazione: la convinzione degli economisti, a partire dai vertici della Bce, è che si tratti di rimbalzi di prezzo temporanei dovuti alla disoccupazione".
Quindi il contenuto del decreto di oggi: "Sono circa 40 miliardi, di cui 17 per sostegni e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito e liquidità, 4 ai lavoratori e fasce in maggiore difficoltà". Quali novità rispetto al passato? "Accanto al criterio del fatturato, per la prima volta si utilizzerà anche il criterio dell'utile. E la seconda è l'arco temporale che abbraccia il decreto: 370mila nuove partite Iva incluse nel programma di sostegno. Ci sono poi provvedimenti molto importanti per favorire la ricapitalizzazione delle imprese, l'occupazione e la possibilità per i giovani fino ai 35 anni di comprare una casa in cui le imposte di registro e sul mutuo sono state cancellate. Per i meno abbienti c'è anche la garanzia da parte dello stato sull'80 per cento dell'esposizione bancaria. Vogliamo dare quel senso di sicurezza che oggi manca fra i cittadini". Infine la ricerca, su cui Draghi ha insistito molto: "Per la prima volta ci sarà un fondo stabilito per la ricerca di base", sottolinea il premier, "che si chiamerà Fondo italiano per la scienza: 50 milioni quest'anno e 150 per ogni anno a venire nel futuro. Un investimento significativo, anche per richiamare i nostri giovani che hanno lasciato l'Italia". E sulla scuola "si anticipa il concorso ordinario per avere gli insegnanti disponibili già prima dell'inizio del prossimo anno scolastico".
Ad accompagnare il premier anche i ministri Daniele Franco e Andrea Orlando. "La ratio è quella di rilanciare le imprese salvaguardando quanto più possibile i livelli occupazionali", il ministro del Lavoro elenca i dettagli del decreto. "Le misure principali sono il contratto di rioccupazione, temporaneamente fino al 31 ottobre, che prevede un contratto di lavoro subordinato per incentivare il coinvolgimento dei disoccupati. Poi una nuova norma che prevede la possibilità di rendere più conveniente l'utilizzo della cassa, con l'impegno da parte delle imprese di congelare i licenziamenti. C'è il rafforzamento del contratto di solidarietà, c'è un allargamento del contratto di espansione a proposito dei giovani, c'è uno sgravo contributivo per il turismo e il commercio, quei settori che finora hanno pagato di più e da cui ci si aspetta una ripresa significativa". Poi il ministro dell'Economia sugli ammortizzatori sociali: "La questione occupazionale va risolta facendo ripartire la nostra economia ed è l'obiettivo principale di questo decreto", interviene Franco. "Anche sulle attività fiscali differite - deduzioni d'imposta, ndr - siamo intervenuti con una norma procedurale per agevolare le imprese".
Guardando con fiducia al futuro, spingendo il paese fuori dalla crisi: "Se la situazione pandemica continua a migliorare", di nuovo il presidente Draghi, "io mi auguro che non ci sarà bisogno di ulteriori decreti di questo tipo quest'anno: ricordiamo che il miglior sostegno è la riapertura. Saranno mesi complessi, servirà uno stato presente e reattivo alle circostanze. Adesso è il momento di dare soldi ai cittadini", risponde poi alla tassa di successione proposta da Letta. "Con questo nuovo scostamento di 40 miliardi il debito è aumentato, ma ne usciremo soltanto attraverso una crescita più alta. E' la nostra grande scommessa".