EDITORIALI
La giusta scommessa del decreto flussi
Gestire un’immigrazione legale è il modo migliore per ridurre i clandestini
La titolare dell’Interno, Luciana Lamorgese, punta a dare una soluzione regolata al fenomeno migratorio, destinato ad accentuarsi nella stagione estiva. Parlando a Palermo, ha sostenuto che “occorre che ci siano interventi di partenariato con i paesi di partenza dei flussi, ma anche forme legali di flussi che possono essere i corridoi umanitari”. Per realizzare questo obiettivo “il decreto flussi deve essere rivisto in termini di quote”. Sembra che, evitando gli estremismi di chi vuole aprire a tutti in modo indiscriminato e di chi al contrario sogna di elevare impossibili muri in mezzo al Mediterraneo, si possa imboccare una strada, per quanto difficile, di regolamentazione dell’immigrazione, in modo da contrapporre a quella clandestina una immigrazione organizzata legale e umanitaria.
La scelta dei flussi controllati è quella giusta: si può cercare di fermare le imbarcazioni dei disperati sfruttati da scafisti negrieri solo se si offre una alternativa reale. Sarebbe bene che, nel caso di immigrazione per necessità che implica il diritto di asilo, si potesse contare su una effettiva solidarietà continentale, come ha chiesto con vigore Mario Draghi al Consiglio europeo. Intanto, però, è utile stabilire accordi bilaterali, come quello vigente con la Tunisia, che prevede flussi e anche rimpatri.
Si tratta di un tema complesso, reso ancora più difficile dalle esasperazioni propagandistiche: portare al centro di una discussione tornata razionale il merito del problema sarebbe già un risultato importante e un confronto su una nuova formulazione del decreto sui flussi può essere l’occasione per fare questo passo in avanti. Gestire un’immigrazione legale è il modo migliore per ridurre quella clandestina sulla quale è facile sviluppare polemiche inconcludenti ma che seminano di mine il terreno di un confronto politico razionale. Non sarà facile e non si passerà da un giorno all’altro dall’immigrazione incontrollabile ai corridoi umanitari, ma siccome questa è l’unica strada, finirà con l’essere percorsa, con buona pace degli estremisti e dei mestatori.