L'appuntamento
Roma e i luoghi comuni dem. Dopo Tor Bella, Gualtieri va in un palazzo occupato
Continua la corsa della sinistra romana verso i simboli: adesso tocca alle occupazioni illegali
Alle 17 l'ex ministro a confronto con gli altri candidati delle primarie allo Spin Time, il palazzo occupato dove il cerimoniere del Papa si calò per riallacciare la luce
Questo pomeriggio alle 17 per la prima volta i candidati - Roberto Gualtieri, Giovanni Caudo, Cristina Grancio, Imma Battaglia, Stefano Fassina, Paolo Ciani e Tobia Zevi - si confronteranno in un dibattito pubblico. In attesa di sentire che cosa diranno una notizia già c’è. Il luogo che è stato scelto per l’incontro. Lo Spin Time Labs, l’ex sede dell’Inpdap all’Esquilino, in via Santa Croce in Gerusalemme 55, occupata dal 2012 e dove oggi vivono quasi 500 persone. Non è la prima volta che la politica incrocia lo Spin Time. Nel dicembre del 2019 le sardine lo scelsero per l’assemblea pubblica organizzata dopo la grande manifestazione di piazza San Giovanni.
Ma la vera fama dello Spin Time risale a qualche mese prima. A maggio. L’elemosiniere del Vaticano, il cardinale Konrad Krajewski, venne personalmente nell’ex sede della cassa previdenziale dei dipendenti pubblici per riattaccare la luce che era stata staccata da Acea: si calò nel pozzo del contatore e staccò i sigilli per ridare elettricità all’intero immobile.
Lo Spin Time, comunque, non è solo un’occupazione abitativa. All’interno si svolgono spesso dibattiti, si organizzano feste ed eventi culturali. Molti ricorderanno il grande party organizzato per festeggiare il capodanno 2020, una festa illegale in un palazzo occupato che fece tribolare la Questura di Roma.
Il dibattito tra i candidati del Pd è stato organizzato da l’eurodeputato e padre nobile del movimento Liberare Roma (che candida la leader Lgbt Imma Battaglia) Massimiliano Smeriglio per riportare il centrosinistra nei luoghi della politica dal basso. La locandina dell’evento è molto eloquente. Titolo dell’evento: “Ascoltate prima di parlare”. Moderano l’evento: “Due (generiche ndr) ragazze di Scomodo” (la rivista di giovani ragazzi romani che alcuni anni fa si dedicò all’occupazione simbolica per una notte di luoghi abbandonati della città). La presentazione dell’incontro è una lettera aperta ai candidati. “All’attenzione delle candidate e dei candidati alle primarie del centrosinistra per le amministrative di Roma dell’autunno 2021”, comincia prima di formalizzate l’invito al dibattito.
“Questo incontro - prosegue - sarà un’occasione importante di confronto tra chi vive, anima la città e soprattutto ha portato avanti battaglie sociali e servizi troppe volte facendo le veci delle istituzioni nei territori. Per l’esperienza di chi vi invita, la politica fin qui operata è stata sorda rispetto alle istanze che nella nostra città sono sempre più pressanti: lavoro, diritto alla casa, questione di genere. Se il centrosinistra considera fondamentali tutte queste istanze, le vicende della città potranno raccontare una storia differente”. Il nemico giurato, ben incarnato dagli organizzatori nell’attuale inquilina di palazzo Senatorio, Virginia Raggi, è “la retorica sfiancante della ‘lotta al degrado’ e a favore di un concetto vago di ‘legalità’ ha avuto come unico risultato decenni di guerra alle cittadine e ai cittadini poveri in senso lato della Capitale e alle realtà che si adoperano sul territorio, sempre più raramente affiancate dalle istituzioni nelle loro rivendicazioni”.