Alle primarie del Pd a Roma Gualtieri parte favorito, ma pesa l'incognita astensione
Le primarie del centrosinistra in breve: il grande favorito, le candidature di testimonianza, il punto interrogativo sull’affluenza
Si terranno oggi a Roma le primarie con cui il centrosinistra cittadino sceglierà il proprio candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative, in programma a ottobre. Si potrà votare dalle 8 alle 21 negli oltre 150 gazebo in giro per la città. La consultazione è aperta a chiunque, a patto che si versino 2 euro, che si sia residenti e si abbiano compiuto i 16 anni d’età. Per chi si sia registrato sull’apposito sito entro il 17 giugno, sarà possibile esprimere la propria preferenza anche on-line.
Roberto Gualtieri, il grande favorito
La scelta è tra sette candidati. L’ex ministro dell’Economia del governo Conte-bis, Roberto Gualtieri, parte favorito e gode dell’appoggio del Partito democratico. Non è sempre stato così: prima dell’ufficialità della sua candidatura, a lungo i vertici dem hanno cercato di costruire un accordo con i Cinque stelle sul nome di Nicola Zingaretti, ma il tentativo è presto naufragato.
Le altre candidature
Alla corsa partecipano anche Giovanni Caudo (presidente del III municipio), Imma Battaglia (attivista per i diritti lgbt), Tobia Zevi, (responsabile del programma sulle global cities dell’Ispi), Cristina Grancio (consigliera comunale ex Movimento 5 stelle), Stefano Fassina (deputato di Liberi e Uguali) e Paolo Ciani (consigliere regionale nel Lazio). Di recente, i sette si sono confrontati e hanno esposto il loro programma allo Spin Time Labs, faccia a faccia molto discusso per la scelta di un palazzo occupato come luogo d’incontro.
Tutti al voto o tutti al mare?
La vera incognita di queste primarie riguarda però la partecipazione. Sempre nella capitale, ma cinque anni fa, l’affluenza superò quota 43mila. Adesso gli organizzatori vorrebbero eguagliare quei numeri, superando almeno la soglia dei 40mila votanti. Ma l’astensione, che ha funestato le recenti primarie del centrosinistra a Torino, rischia, anche in questo caso, di indebolire il risultato elettorale e il candidato vincitore. Il quale dovrà affrontare al primo turno la sindaca uscente Virginia Raggi, il ticket di centrodestra Enrico Michetti-Simonetta Matone e il battitore libero Carlo Calenda.