Emanuele Felice, il censore delle nomine di governo che viene nominato dal governo

Valerio Valentini

L'ex responsabile Economia del Pd, che insieme al vicesegretario Provenzano aveva animato la campagna contro le task force "liberiste" di Palazzo Chigi, andrà nella task force per il Sud prevista nel Pnrr. Buon lavoro e niente petizioni, please

Di una cosa, almeno, ora Peppe Provenzano potrà stare certo: le rubriche dei consiglieri del governo non sono poi così risicate. Sono anzi ampie abbastanza da includere anche il nome di Emanuele Felice. Sarà infatti lui, già responsabile economico del Pd di Zingaretti, il responsabile per il ministero del Lavoro nella commissione per la revisione delle norme su incentivi e investimenti per il Sud, che tra oggi e domani verrà insediata, come predisposto dal Pnrr, presso la presidenza del Consiglio.

  

A coordinare le attività del gruppo, chiamato a fornire alle Camere entro il 30 settembre “uno schema di ddl in materia di incentivazione alle imprese” situate nel mezzogiorno, sarà il ministero guidato da Mara Carfagna. Ognuno dei dicasteri coinvolti ha indicato un suo rappresentante.

 

E Andrea Orlando, che è il capo della corrente di Provenzano, ha indicato Felice, ordinario di Economia all’Università di Pescara. Ad accomunarlo a Provenzano, però, non c’è solo l’appartenenza alla stessa area della sinistra dem. C’è anche l’aver condiviso, a colpi di tweet, articoli su giornali e petizioni pubbliche, la campagna contro la recente nomina, da parte di Chigi, di cinque consulenti ritenuti “ultras liberisti”, e dunque ritenuti indegni di effettuare valutazioni sugli investimenti pubblici.

 

“Ma aggiornare, se non le letture, le rubriche di alcuni consiglieri a Chigi?”, si chiese allora, su Twitter, Provenzano. Ignorando evidentemente che, contestalmuente alla nomina del Dipe, Palazzo Chigi varava anche una nuova task force legata al Recovery plan, inserendovi una esponente del Pd romano già nella segreteria di Roberto Gualtieri e mettendovi a capo quella Silvia Scozzese che era stata fino a pochi mesi prima il capo di gabinetto proprio del ministro del Sud nel BisConte, e cioè Provenzano. Ora, la nomina di Felice, dovrebbe confermare che sì, le rubriche del governo sono abbastanza ampie. Quelle del Pd, forse, un po’ meno. 

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  • Valerio Valentini
  • Nato a L'Aquila, nel 1991. Cresciuto a Collemare, lassù sull'Appennino. Maturità classica, laurea in Lettere moderne all'Università di Trento. Al Foglio dal 2017. Ho scritto un libro, "Gli 80 di Camporammaglia", edito da Laterza, con cui ho vinto il premio Campiello Opera Prima nel 2018. Mi piacciono i bei libri e il bel cinema. E il ciclismo, tutto, anche quello brutto.