Sardegna addio, la politica estiva ormai si è trasferita in Puglia
Da Meloni in vacanza a Gallipoli a Di Maio che gestisce la crisi afghana dal Togo Bay. L'egemonia salentina dell'estate 2021
"Lu sule, lu mare, lu ientu”. Il Salento è la capitale dei politici di tendenza sotto il solleone. E non a caso Giorgia Meloni, leader di Fdi, è qui da giorni, in un trullo della Valle d’Itria, a Ceglie Messapica. E se Matteo Salvini e Silvio Berlusconi replicano in Sardegna le consumate e un po’ decadenti liturgie conviviali a Villa Certosa, Giorgia – attentissima nel proteggere la privacy vacanziera con il compagno Andrea Giambruno e la figlia Ginevra – si ricarica per l’autunno caldo delle comunali tra masserie e mare lontano dai clic dei paparazzi.
“Lu sule, lu mare e lu ientu”. Il Salento come terra turistica promessa lo è diventato con un mix di magia dei luoghi e promozione cinematografica, grazie alla narrazione di registi come Sergio Rubini, Ferzan Ozpetek, Edoardo Winspeare e Gennaro Nunziante. La Salentomania ha avuto un picco virale con la geniale hit “La Vacinada”, inno laico alla inoculazione di Checco Zalone, che prova a sedurre l’attrice Helen Mirren invitandola ad ammirare le bellezze della Grotta della Zinzulusa: la clip – tra muretti a secco, ulivi e fondali marini cristallini – è girata a Tiggiano nel basso Salento, dove il premio Oscar britannico soggiorna con il marito, il regista Taylor Hackford, a chi passi da Alessano, città natia del beato Don Tonino Bello, a cui tutti i pugliesi riservano una devozione particolarissima.
“Lu sule, lu mare e lu ientu”. E la puccia. Galeotta è stata quella addentata da Luigi Di Maio, ministro degli Esteri spiaggiato al lido Togo Bay di Porto Cesareo con la fidanzata Virginia Saba: il morso al panino col polpo, in compagnia del governatore Michele Emiliano e dell’ex collega del Conte bis Francesco Boccia, per uno scherzo del destino, ha affrescato la più inopportuna delle giornate di mare proprio mentre Kabul cadeva nelle mani dei talebani…
“Lu sule, lu mare, lu ientu”. E “li influenzer”. La Valle d’Itria era fino a pochi anni fa il riservato buen retiro di inglesi (ideatori della dizione “Trullishire”) e di pionieri come come l’ex manager Ferrari Cesare Fiorio o del banchiere Guido Roberto Vitale (amanti della lentezza dei luoghi declamata dal pensiero meridiano di Franco Cassano), adesso la seduzione delle masserie tra gli ulivi (quelli non ancora divorati dalla Xylella) ha colpito anche il ct della nazionale Roberto Mancini e la coppia social Fedez-Chiara Ferragni. E sempre nella valle è venuta a festeggiare il suo compleanno (per la terza volta), Madonna, con il “birthday mood” nel relais di lusso Borgo Egnazia tra pizzica e mazzetti di peperoni rossi.
“Lu sule, lu mare, lu ientu”. E l’appendice della terza camera, un “Porta a Porta” alla pugliese, ovvero gli incontri istituzionali promossi da Bruno Vespa nella sua masseria di Manduria. Una volta le strategie nascevano nelle partite a carte di Pinuccio Tatarella con Mimmo Mennitti a Rosa Marina, mentre adesso è il palco della vespiana dimora “Li Reni” a registrare (con streaming d’ordinanza), le riflessioni sugli scenari possibili tra Colle e Palazzo Chigi di Giorgia Meloni, Matteo Renzi e Enrico Letta. Senza dimenticare che a Li Reni una serata è stata dedicata all’economia con Bernardo Mattarella (Mediocredito centrale), Mariangela Marseglia (Amazon) Alessandro Profumo (Leonardo).
“Lu sule, lu mare, lu ientu”. Ecco il vento. La Meloni, accompagnata dal deputato barese Sì-vax Marcello Gemmato e dal braccio destro Francesco Lollobrigida, raccoglie ben 20mila like per la foto con la sorella Arianna sotto la facciata tricolore del Comune di Ostuni. Un plebiscito al confronto con il seguito dei post della forzista Maria Stella Gelmini, anche lei in Salento, a Porto Badisco, o di Andrea Crippa, vice di Salvini, immortalato in un campo di cocomeri pugliese. E si capisce bene la direzione del vento di questa estate…