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dopo l'incontro regioni - governo

"Bene le linee guida per i trasporti. Ma resta il nodo dei controlli"

Michele De Feudis

Mezzi pieni all'80 per cento: "Ai cittadini va spiegato che con questa capienza non ci si potrà aspettare di avere un metro di distanza dal proprio vicino", dice l'assessore ai Trasporti della Lombardia Claudia Terzi. Atteso il parere definitivo del Cts sul protocollo proposto da Giovannini e Gelmini alle regioni 

“Scaglionamento degli ingressi nelle scuole, orari di apertura differenziati per i negozi, bus pieni all’80 per cento e responsabilità nel rispetto delle regole: questi i punti essenziali per riaccendere i motori il prossimo mese”: Claudia Terzi, assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, ha partecipato all’incontro con i ministri Maria Stella Mariastella Gelmini (Affari Regionali) ed Enrico Giovannini (Infrastrutture e Mobilità Sostenibili) per definire le tappe verso la riapertura di settembre. “Faremo di tutto per consentire una ripresa delle attività scolastiche in presenza con i più alti standard anti-covid”, chiarisce l’esponente della giunta Fontana. Resta da sciogliere il nodo relativo a chi deve controllare il distanziamento e la presenza delle mascherine sui mezzi: sul tema è possibile che si arrivi ad una legge ad hoc (tra dieci giorni ci sarà sul caso un nuovo incontro con il ministro dei Trasporti).

 

L’incontro con il governo segna però un passo in avanti: “I nuovi protocolli per il Tpl - spiega Terzi - derivano dai tavoli prefettizi che sono in via di chiusura. La certezza sul tasso di riempimento e le linee guida sono state trasmesse a noi assessori solo a riunione iniziata, ma non contengono novità”. C’è un dato consolidato: “Il limite di riempimento della capacità massima dei mezzi pubblici tra passeggeri seduti e in piedi sarà dell’80 per cento. Partivamo dal 50 e siamo all’80 per cento: parliamo di decine di posti-passeggero in più”. Un elemento farà discutere: “Ai cittadini va spiegato che con questa capienza non ci si potrà aspettare di avere un metro di distanza dal proprio vicino. Del resto è un elemento frutto della valutazione del Cts, e tiene conto della mascherina obbligatoria e della brevità del viaggio”. Il parere definitivo dello stesso Comitato sul protocollo per i trasporti pubblici è atteso per domani.

 

Le formule presentate dalla Gelmini e Giovannini non prevedono fondi alle regioni: “Gli stanziamenti arriveranno al mondo del trasporto pubblico locale in genere”. Da mesi si discute dell’arrivo di nuovi bus per aumentare il numero delle corse: “L’acquisto dei mezzi allo stato attuale è impossibile. Ci vorrebbero centinaia di mezzi in più. Finora abbiamo utilizzato l’integrazione garantita dai bus Ncc, fermi a causa della crisi del turismo e così abbiamo trovato un equilibrio”. Tra alcune settimane, però, tutti dovranno dare un contributo differente: “Le istituzioni scolastiche e i prefetti ragionano su un doppio turno di entrata e uscita, diluendo i flussi ed evitando assembramenti sui mezzi e alle fermate: entrambi gli interlocutori sono convinti che con più mezzi e orari scaglionati non emergeranno criticità”. Le scuole, finora, non erano apparse entusiaste delle lezioni con orari differiti in più turni: “Sullo scaglionamento c’è stata condivisione per l’intervento dei prefetti e anche perché l’evidenza diceva che non c’erano altre possibilità”, chiosa la Terzi. 

 

Il tema più spinoso, infine, è stato quello dei controlli sui mezzi pubblici. Per la Terzi l’argomento è cruciale: “Secondo Giovannini potrebbero essere incaricati anche i controllori ordinari. Noi assessori abbiamo rilevato che questo passo ha effetti sul piano sindacale e il ministro nei prossimi giorni si confronterà con le categorie”. La soluzione? “Di assunzioni nuove non se ne parla. Ci vuole un intervento normativo che consenta ai controllori di intervenire: al momento possono solo controllare il biglietto. E di fronte a un passeggero senza mascherina, allo stato, possono solo chiamare le forze dell’ordine”. L’ultima battuta: “Sono vaccinata, nella mia famiglia lo siamo tutti. Nelle prossime settimane conteranno i comportamenti accorti e ligi alle regole rispetto alla irresponsabilità di quelli che vanno in giro senza mascherina o che non si vaccinano quando possono farlo”, conclude la Terzi.

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