Milano. Un governatore democratico sotto assedio, che non entusiasma gli alleati e che gli avversari repubblicani vogliono rimpiazzare con un voto di recall inaspettato. La situazione di Gavin Newsom, capo dell’esecutivo della California, a una prima analisi è come quella del suo predecessore Gray Davis, che nel 2003 fu sfiduciato dai cittadini e sostituito con il repubblicano Arnold Schwarzenegger. Stavolta però è un po’ diverso. A spiegarlo è un insider del Partito democratico, il consulente politico Kurt Schuparra, classe 1956, collaboratore del governatore Davis come consulente sulle politiche climatiche e poi sottosegretario al Lavoro di un altro democratico come Jerry Brown, autore del libro Triumph of the Right, sull’ascesa di Ronald Reagan quale governatore dello stato, uscito nel 1998 e anche di Transforming Power in the Golden State sulla crisi energetica del 2000-2001. Negli ultimi anni ha lavorato per il deputato statale della contea di Marin Marc Levine. Oggi Schuparra ci spiega perché, anche se vulnerabile, Newsom può sopravvivere al voto del 14 settembre, quando gli elettori californiani dovranno rispondere a due quesiti: se rimpiazzare il governatore e, qualora il sì prevalesse, con chi sostituirlo.
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