La debolezza dei talebani, più che la loro forza, è ciò che preoccupa la nostra intelligence. L'italia esposta anche in virtù del fatto che guiderà la missione Nato in Iraq. Gli accordi tra Usa e i mullah, il rischio di una guerriglia interna ai jihadisti per la supremazia a Kabul. Lo scenario delineato da Gabrielli e Pontecorvo al Copasir
Più che l’inaffidabilità di chi mente, l’incapacità di chi non riesce a mantenere le garanzie che ha offerto. E’ questo che i nostri servizi segreti temono, quando si parla del nuovo regime talebano e della situazione afghana. Con tutto ciò che, in termini di minaccia terroristica, ne può conseguire. Il quadro, nel complesso, è quello che si ricava dalle ricostruzioni offerte da Franco Gabrielli al Copasir, durante le due ore abbondanti di audizione di mercoledì scorso, e da alcuni dossier che lo stesso sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha condiviso coi vertici dell’Aise e con la Farnesina.
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