verso le amministrative
Nascondi Michetti. Così il candidato sindaco sfugge a confronti e agenda elettorale
Diserta gli incontri con gli avversari e depista i cronisti sui suoi impegni in città. Ormai senza Meloni e Salvini l'avvocato del centrodestra non si muove più
Qualcuno per sfotterlo lo ha chiamato il fuggitivo. Virginia Raggi, tutta presa dal tentativo di rimonta elettorale, gli ha dedicato uno dei suoi hastag di propaganda: #Michettiscappa. Calenda, scherzandoci su, a uno dei tanti incontri tra candidati ai quali l’avvocato del centrodestra non si è presentato ha lanciato l’idea: “Potremmo fare un comitato ‘trovateci Michetti”. Lui, intanto, solo negli ultimi giorni ha disertato incontri con gli avversari organizzati da Calcio socale, Acli e Confcooperative. Nessuno però si aspettava che il candidato del centrodestra sfuggisse non solo ai confronti, ma persino agli impegni in agenda.
Da ormai più di una settimana la campagna elettorale a Roma è entrata nel vivo. I candidati girano la città da un capo all’altro come trottole impazzite. Le agende stampa di Virginia Raggi, Roberto Gualtieri e Carlo Calenda sono dense di appuntamenti: incontri con i cittadini, presentazioni d’iniziative e candidature, volantinaggi, confronti con le associazione di categoria. E Michetti? L’agenda del candidato del centrodestra da qualche giorno a questa parte è diventata un mistero, un’agenda occulta che ha mandato in confusione diversi cronisti locali.
Facciamo qualche esempio. Per il 9 settembre l’agenda stampa del candidato del centrodestra prevedeva: “Ore 16.45 – incontro presso la libreria Eli (viale Somalia)”. Ma Michetti non c'è presentato. Eppure in mattinata era stato anche su via Gregorio VII, come spiega un video sulla sua pagina Facebook in cui critica la scelta di mettere su quella strada una pista ciclabile. Stesso giorno, altro giro. Stavolta con Giorgia Meloni, stazione Ostiense. Comunque senza alcun tipo di pubblicità. Anche qui un bel video per i social accanto alla leader di FdI per parlare dei problemi della Roma Lido. Andiamo avanti. Il 12 settembre, secondo quanto riportato dall’agenda inviata ai giornalisti, Michetti doveva andare con Giorgia Meloni a un centro commerciale a Battistini e ad Ostia. A quest’ultimo appuntamento, invece, la presidente di FdI si è presentata direttamente da sola, mentre Michetti eccolo là nella foto su Facebook, in piedi a un tavolo di un ristorante del ghetto a parlare con la comunità ebraica.
Siamo a lunedì 13 settembre. L’agenda di Michetti è composta da interviste in radio e tv e dalla partecipazione a un convegno. E, invece, sui social scopriamo che il candidato del centrodestra è andato a Tor Bella Monaca con i cittadini per annunciare che in caso di vittoria sposterà qui il nuovo assessorato alle Periferie. Poi, ha fatto anche un giro a borgata Finocchio insieme a Giorgia Meloni. Ma anche in questo caso i cronisti non sono stati avvisati. Non basta, perché a Tor Bella Monaca Michetti c’è tornato anche il giorno successivo. Ovviamente senza inserire la visita in agenda (che prevedeva solo “incontri privati chiusi alla stampa”). Per una volta però s’è trovato ugualmente tutto il circo mediatico. Come mai? Con lui c’era anche Salvini, che l’appuntamento lo aveva inserito in agenda, pur senza citare la presenza del candidato sindaco. Il giorno dopo, senza che nessuno ne desse notizia, i due hanno visitato il mercato rionale di La Storta, ritrovandosi senza telecamere e fotografi tranne quelli dello staff di Michetti, pronti a immortalare la foto giusta da postare online. In agenda per quel giorno erano previste solo un’intervista a TeleRoma 56 e la partecipazione a un convegno dell’associazione Aspesi. E invece.
Arriviamo a ieri. Per giustificare la sua assenza all’ennesimo confronto, Michetti ha fatto un nuovo post. “Ebbene, ai confronti, preferisco la periferia. La mia campagna elettorale è iniziata soltanto in estate, ed è quindi evidente che in questa fase io privilegi il contatto e l’ascolto dei problemi dei cittadini.”, scrive, con tanto di foto mentre stringe la mano a un signore per strada. Quando avvengano questi incontri con i cittadini potrebbe essere un mistero, visto che in agenda non ci sono mai. Ma per fortuna c’è Facebook.
E oggi? L’agenda per la stampa del candidato del centrodestra recita solamente: “Il candidato sindaco di Roma Enrico Michetti sarà ospite a Stasera Italia su Retequattro”. Eppure siamo quasi certi sulla sua bacheca potrebbe apparire una bella foto o un video in zona Casal dei Pazzi. Come lo sappiamo? Abbiamo l’agenda di Salvini: “Ore 10.00 Roma – visita realtà commerciali centro sportivo Parco Kolbe (via Casal dei Pazzi 39). Ore 11.00 Roma – incontro con commercianti (via dei Colombi)”.
Tutti questi segreti sul tour elettorale potrebbero sembrare una distrazione o un errore. Ma una ragione forse c’è. I primi incontri con i cittadini ai quali giornalisti e fotografi erano stati invitati non sono andati un granché. Meloni spesso si dimenticava persino di presentare Michetti a quelli che chiedevano a lei un selfie. E lui si trovava spesso nel codazzo che seguiva la presidente di FdI. Più gregario qualsiasi che candidato sindaco.
In fondo, la mossa dell’agenda occulta, è solo l’ultimo capitolo di una più amplia strategia che potrebbe essere riassunta in due parole “Nascondi Michetti”. Da quando è stato indicato come il candidato del centrodestra unito su indicazione di Giorgia Meloni, l’avvocato ha cominciato a inanellare una figuraccia dietro l’altra. A partire per la passione, almeno un pizzico esagerata, per la Roma dei Cesari. Il centrodestra è corso ai ripari. È stato chiamato dalla Luiss Luigi Di Gregorio, professore ed esperto di campagne elettorali. Inoltre, a Michetti è stato affiancato un nuovo portavoce. Sui cartelloni elettorali, intanto, la sua faccia è stata sostituita da quella dei due leader, Meloni e Salvini, con la scritta “Vota Michetti” rimasta dettaglio laterale. Non solo estetica, anche fatti. Sulle uscite pubbliche è stato impresso un radicale cambiamento. Senza Meloni o, più raramente Salvini, il candidato non si muove più. Adesso, siamo all’ultimo passaggio, renderlo etereo, o meglio, virtuale, annunciatore di video di 30 secondi sui social. Le gaffe si evitano anche così.