Festival dell'Innovazione
Brugnaro: "Il centrodestra ha sbagliato nella scelta dei candidati"
"Mi ritengo un decisionista. Per il Quirinale abbiamo Mattarella ma anche la carta Draghi. Il nostro partito 'Coraggio Italia' vuole essere un partito al servizio del premier". L'intervento del sindaco di Venezia al Festival dell'Innovazione
Un decisionista che delega e poi “prenotabilità della città”, la lotta alla burocrazia, la crisi delle liste civiche (“le liste civiche non hanno più futuro. Per questo ho fondato un partito. Noi vogliamo fare un partito per Draghi"), e ancora “il centrodestra che ha fatto un errore nella scelta dei candidati alle amministrative. Dobbiamo guardare i cv dei candidati sindaci, dei ministri”. Sindaco di Venezia e non solo. Il sindaco Luigi Brugnaro intervistato dal Foglio nel corso del “Festival dell’innovazione” risponde alle domande di Simone Canettieri. Come si definisce? “Io sono un decisionista che delega”. Il turismo? “Venezia deve essere compresa, non si può venire in giornata e capire Venezia. Non va solo visitata”.
Leader insieme a Giovanni Toti di Coraggio, Brugnaro parla delle prossime sfide che attendono la città. “Abbiamo inventato la plastica a Marghera ma non abbiamo accettato la sfida dell’innovazione. Il futuro sarà contraddistinto da università e tecnologia. Bisogna innovare preservando rifunzionalizzando la città. Il tema ambientale è il grande tema. E’ una sfida per tutti”, Ma non poteva mancare il tema ricorrente dello spopolamento. “Lo spopolamento non è solo a Venezia ma in tutte le città italiane. Se c’è gente ci deve essere gente che arriva”. Ma Brugnaro prende posizione anche sul derby Franceschini vs Cingolani. Con chi sta? “Io sto con Cingolani”. Le sovraintendenze? “Bisogna discutere delle azioni dei funzionari. E’ troppo facile trovare i colpevoli. I sovraintendenti sono necessari. Ma si deve essere veloci. Ci vuole il loro ruolo di garanzia, fare sintesi”. Spazio anche per la burocrazia e le farraginosità. Per installare un pontile ci sono voluti tre anni e mezzo. Ecco cosa intendo per farraginosità. Venezia sta morendo? Risposta: “E’ una storia che va avanti da sempre. Noi abbiamo cominciato a contare i turisti. A volte abbiamo dei picchi. Puntiamo alla “prenotabilità” della città. Va contingentato l’arrivo giornaliero”. Infine, il Quirinale. Matterella? “Il suo apporto è ancora utile e abbiamo anche la carta Draghi”