vaccini in aumento
Il referendum contro il green pass è un fiasco annunciato. Lo dicono i numeri
Mentre Freccero e Mattei organizzano la raccolta firme per abrogare la certificazione verde, sempre più persone si vaccinano. Nel Lazio si stima che sia immunizzato il 90 per cento della popolazione già a inizio ottobre
Chissà come faranno Carlo Freccero, Ugo Mattei e gli altri garanti e organizzatori del comitato no Green pass a entrare all’ufficio centrale per i referendum. Eh sì, perché arrivati all’ingresso della Cassazione, seppur con qualche imbarazzo, qualcuno dovrà pur chiederglielo: “Signori prego, favorite il qr code”. Ma probabilmente non ce ne sarà bisogno. I nostri eroi devono raggiungere le 500mila firme entro il 30 di settembre per chiedere l’abrogazione del green pass che dal 15 ottobre sarà richiesto non solo per ristoranti e treni, ma anche per andare a lavoro. Ma a fine settembre la questione potrebbe essere già risolta, la polemica già passata in cavalleria, l’abrogazione del decreto che secondo gli organizzatori del referendum “spingerebbe surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione” una cosa sideralmente distante dalla realtà. Lo dicono i numeri. Per allora – proprio grazie alla norma –la percentuale di immunizzati potrebbe essere talmente alta da rendere il certificato verde una pura formalità.
Il commissario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, ieri ha informato che dopo la notizia del super green pass: “A livello nazionale si è verificato un incremento generalizzato delle prenotazioni di prime dosi tra il 20 e il 40 per cento rispetto alla scorsa settimana”. Nella sola giornata di sabato l’aumento delle dosi somministrate è stato del 35 per cento. Oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, l’ha ripetuto anche l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “Per effetto del green pass, nel Lazio nell’ultima settimana c'è stato un incremento delle vaccinazioni del 40 per cento, sembrava impossibile raggiungere il traguardo del 90 per cento di vaccinati e invece ci arriveremo a inizio ottobre”. Il Lazio viaggia certamente molto veloce, ma anche i numeri nazionali sono assolutamente incoraggianti. Il 75,6 per cento degli italiani con più di 12 anni ha già ricevuto le due dosi, con sole tre fasce d’età sotto l’80 per cento di copertura: gli under 19 (67,4 per cento), i cittadini che hanno tra i 30 e i 39 (75,7 per cento) e quelli tra i 40 e i 49 (78,1 per cento). Tutte fasce per le quali prenotazioni e somministrazioni sono in crescita negli ultimi giorni.
Insomma, a fine settembre i non vaccinati potrebbero essere davvero pochissimi e il green pass un orpello superato. D’Amato al Corriere lo ha detto chiaramente: “La restante platea del 10 per cento è costituita fondamentalmente da chi non si può vaccinare, o per patologia o perché positivo in quel momento. Si potrà finalmente smettere di discutere di green pass e di tamponi, gratis o a pagamento”. E adesso chi glielo dice a Freccero e soci?