Attacchi al palco
Calcutta contro Conte (e non solo)
Il comizio dell'ex premier a Cosenza è solo l'ultimo di una serie di bagni di folla senza distanziamento né mascherine. E allora il mondo dello spettacolo insorge: "Perché tutto questo non è una minaccia alla salute del paese?"
Dalla Toscana alla Calabria, Giuseppe Conte sale sul palco e scatena un putiferio. Prima l'hate speech dei suoi militanti contro Renzi. Ora la questione assembramenti: Cosenza non è Montevarchi e per il leader del Movimento 5 stelle Piazza XI settembre ieri sera si è riempita all'inverosimile. Ma l'appello al buonsenso di Conte - "Vacciniamoci tutti" - cozzava con la platea circostante. Fitta, quasi smascherata, festante. Immagini pre-pandemiche che non sono andate giù a chi è ancora costretto a non lavorare: "Perché?", si domanda con un lungo sfogo su Instagram il cantante Calcutta: "In riferimento a quello che sta accadendo in tante piazze italiane, colorate in questi giorni da tantissime bandiere di diversi partiti politici, io (e molti miei colleghi) vorremmo chiedere al mondo della politica, alle task force di scienziati al servizio della nazione, ai virologi illuminati dalla scienza e/o dai riflettori: perché tutto questo non è pericoloso? Perché tutto questo non è una seria minaccia alla salute del paese?"
Il mondo della cultura e dello spettacolo è ancora congelato. Ormai tra i pochissimi, ma musica e concerti continuano a rappresentare potenziali situazioni di rischio di contagio dati i contatti particolarmente ravvicinati dei partecipanti. E fin qui gli addetti ai lavori, salvo le provocazioni dei singoli, si sono attenuti alle restrizioni in vigore. Aspettando. Ma dalle canzoni all'orazione non cambia nulla, se poi fra il pubblico il quadro è lo stesso. Quindi, delle due l'una: "Da domani le capienze degli spettacoli in generale tornano alla normalità?", è la deduzione di Ermal Meta, terzo a Sanremo 2021, che si unisce alle polemiche dei colleghi.
E ancora Calcutta: "Vorrei una manciata di spiegazioni per andare a dormire con la testa in ordine. Noi vogliamo sapere perché i concerti no e questo sì. E se non dovessero arrivare spiegazioni entro 24 ore...beh, allora potremmo tutti andare a dormire con la bufera nel cuore. Ma la ragione sotto il cuscino". La palla a Conte.