la sfida nei comuni
Amministrative con affluenza bassa: alle 19 è del 33 per cento
Cinque anni fa si votò in un solo giorno, stavolta in due. Ma il trend segnala un generale aumento dell'astensionismo: a Roma votanti in calo del 10 per cento, negli altri grandi comuni, da Milano a Torino a Napoli, la diminuzione sfiora il 15 per cento
Il confronto, a essere pignoli, non è del tutto affidabile, visto che un po' dovunque alla precedente tornata si votò in un unico giorno. E però, pur con tutte le cautela del caso, è un confronto che indica una tendenza che pare generale: e cioè quella di un significativo aumento dell'astensionismo. A livello nazionale, alle 19, l'affluenza risulta infatti del 34,57 per cento, tredici punti in meno rispetto al 47,70 di cinque anni fa. Questo è il dato fornita dal ministero dell'Interno, elaborato sui in tutti i 1.153 chiamati alle urne.
Tra i grandi comuni, a Roma alle 19 ha votato il 29,5 degli aventi diritto: cifra assai bassa, se confrontata col 39,4 per cento di cinque anni fa. Ma è un trend non solo capitolino. Torino fa registrare il 29,3 per cento di affluenza alle 19, contro il 41,3 del 2016. A Napoli, hanno votato alle 19 di oggi il 25,4 per cento degli aventi diritto, a fronte del 38 di cinque anni fa. A Milano si registra per ora solo una proiezione parziale che vede il tasso di affluenza fermo al 30,8 a fronte del 42,4 per cento della precedente tornata. A Bologna sono andati a votare finora il 29,3 per cento degli elettori, contro il 46,4 del 2016. In tutti i casi, va ribadito, il raffronto non tiene conto del fatto che cinque anni fa si votò in un'unica giornata. Stavolta, invece, i seggi resteranno aperti anche domani, tra le 7 e le 15.
L'unica regione chiamata alle urne è invece la Calabria, dove alle 19 ha votato il 22,6 per cento degli aventi diritto a fronte del 35,5 del gennaio 2020, quando Jole Santelli si affermò nel corso di una votazione avvenuta pure quella su un solo giorno.