Conte esulta: "Conquistata la Sicilia". Ma lo scrutinio dice che il M5s è allo sbando
Due comuni vinti e due al ballottaggio: eccolo il trionfo per il Movimento. Le cui liste, peraltro, difficilmente vanno oltre il 10 per cento. A Caltagirone il M5s e San Cataldo è settima forza, a Lentini sta al 6 per cento. La riconferma ad Alcamo: dove però il sindaco fa meglio del "suo" partito
Usano i toni delle grandi occasioni. “Il M5s di Giuseppe Conte conquista la Sicilia”. Così. Letterale. Manco fosse l’esito di una guerra tra Aragonesi e Angioini. Manco fosse Garibaldi. Poi, leggendo il testo che accompagna le foto diffuse sui canali social della Casalino & Associati, tutto si ridimensiona: “Oggi Caltagirone ha eletto il nostro Fabio Roccuzzo sindaco e Alcamo riconferma Domenico Surdi”. Apperò. “Ma non solo”, riprende la nota. E qui l’attesa per ciò che sta per esserci rivelato si fa subito fremente. “Siamo al ballottaggio sia a Lentini che a San Cataldo”. Ora è chiaro. In sostanza, dopo una scoppola elettorale presa in tutte le regioni d’Italia, il M5s può consolarsi: ha ottenuto buoni risultati in quattro comuni sui 42 chiamati al voto, ha “conquistato la Sicilia”, e i suoi quasi 5 milioni di abitanti, andando bene in quattro municipi che messi insieme, nel complesso, contano 120.000 abitanti.
Ma se già così parrebbe forse vacillare, la certezza sulla bontà del “nuovo corso” di Conte, viene poi anche da chiedersi se buoni lo siano davvero, i risultati ottenuti in questi quattro comuni. A Caltagirone, in provincia di Catania, la lista del M5s ottiene ad esempio il 7 per cento, quarta forza nel campo del centrosinistra e settima in totale, quando lo spoglio è ancora in corso. Ad Alcamo, nel trapanese, il M5s prende il 9,5 per cento malgrado esprimesse il sindaco uscente, che non a caso ha deciso di ricandidarsi con una sua lista personale, che infatti sfiora il 12. Ma il vincitore reale, in termini di voti di lista, risulta addirittura l’Udc: che, almeno per ora, non ha diramato per questo proclami di conquista dell’Isola. A San Cataldo il candidato rossogiallo va al ballottaggio, ma soprattutto grazie al Pd (18,3 per cento nel voto di lista): il M5s, col suo 11 per cento, risulta settima nella sfida tra i vari simboli presentati. A Lentini, infine, il trionfo grillino si manifesta in un disarmante 6,3 per cento di consenso raccolto dalla lista del M5s. Per essere un’opera di “conquista”, forse per Conte è un po’ poco.