verso la chiusura della campagna elettorale

"Michetti Fascista", vandalizzata la sede del candidato romano

Gianluca De Rosa

"Ricordati di Piazzale Loreto" e stelle a cinque punte sul muro del comitato elettorale del candidato di centrodestra. Meloni: "Contro di noi una campagna d'odio". Solidarietà da M5s e Pd 

Anche nell’ultimo giorno prima del silenzio previsto dalla legge, la campagna elettorale a Roma prosegue nel solco di grottesche atmosfere anni 70. La giornata questa mattina è cominciata con un comunicato firmato dal comitato del candidato del centrodestra Enrico Michetti: “Questa notte è stata vandalizzata la sede del nostro comitato elettorale. Scritte ‘Michetti fascista’ stelle a cinque punte delle Brigate Rosse e la frase ‘ricordati Piazzale Loreto’. Vere e proprie minacce e intimidazioni, alimentate da un clima di odio che va avanti dall’inizio della campagna elettorale nei confronti di tutto il centrodestra. Questo è il risultato”.

 

La polemica sul “fascista Michetti” va avanti da giorni. Ad alimentarla alcuni suoi vecchi interventi a Radio Radio. Come ad esempio le discutibili parole sulla Shoah (ricordata di più di altre massacri perché quei popoli a differenza degli ebrei: “Non possedevano banche e non appartenevano a lobby capaci di decidere i destini del pianeta”) o le lodi (militari) alla Wehrmacht, “l’efficiente” esercito di Hitler. Più qualunquismo da bar che reducismo fascista. Ma qualcuno l’ha preso molto sul serio. Alcuni giorni fa, ad esempio, Lilli Gruber nel corso della sua trasmissione su La7 ha definito Michetti il candidato “neofascista” del centrodestra a Roma. Lui ha deciso di querelarla. Da giorni continua a ripetere: “Ma quale fascista, sono un democristiano, ho vissuto in parrocchia con in tasca la tessera della Dc e dell’Azione cattolica”. Cita De Gasperi, s’ispira a Gesù Cristo. Alla fine però le accuse di fascismo e le allusioni rischiano persino di essergli utili. Di certo a pochi giorni dalle elezioni l’atto vandalico è quasi più un aiuto che un danno alla campagna per il Campidoglio dell’avvocato. Dopo la registrazione del terzo confronto televisivo con l’avversario Roberto Gualtieri negli studi del telegiornale regionale della Rai, Michetti ha fatto un punto stampa davanti al suo comitato. “Stelle a cinque punte delle Brigate Rosse e minacce di morte contro di me. Sono sconcertato: è il risultato - spiega - del clima di odio che si è creato intorno a me ed a tutto il centrodestra e che è stato alimentato in tutti questi mesi di campagna elettorale dalla sinistra”. ”È solo l’ultimo atto di un’indegna e vergognosa campagna d’odio contro di noi”, lo ha seguito a ruota Giorgia Meloni.

 

Fatto sta che i vandali riportano l’attenzione tutta su Michetti nell’ultimo giorno di campagna elettorale. Dopo il punto stampa, tempo permettendo, farà un giro in mongolfiera sopra la Capitale. Fascista no, ma esteta sì. Quasi dannunziano. Immagini mozzafiato da offrire ai suoi follower sui social. Poi alle 18 a Campo de Fiori la chiusura della campagna elettorale con Salvini, Meloni e gli altri leader del centrodestra.

 

Intanto, via Twitter, l’avvocato incassa la solidarietà della sindaca uscente Virginia Raggi. “Solidarietà ad Enrico Michetti. La competizione elettorale non deve mai sfociare in atti vandalici e violenza. “Endorsment occulto” ironizza qualcuno nei commenti. La solidarietà in realtà arriva in pochi minuti anche da Roberto Gualtieri, dal segretario del Pd Enrico Letta e dal dem presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

 

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