ANSA/MASSIMO PERCOSSI 

cinguettii molesti

L'analisi della sconfitta di Borghi è una condanna alla Lega di governo

Francesco Stati

Il deputato no green pass lancia un messaggio a Salvini: "Stare nell'esecutivo col Pd demoralizza la nostra gente", dice. Poi chiede ai suoi follower di rispondere a un sondaggio per trovare la causa della disfatta alle amministrative. E quasi tutte le risposte sono una critica a Draghi

C’è chi l’analisi della sconfitta la fa in conferenza stampa o sui giornali, e chi si rifugia nei social, tra il suo pubblico. Claudio Borghi è in entrambi i gruppi. Il deputato leghista, tra i più accesi avversatori del green pass e della linea governista del partito di Via Bellerio, si è prima sfogato con AdnKronos, poi ha interpellato i suoi fan su Twitter.

Sul social network, il giorno dopo la disfatta, spunta un sondaggio con quattro opzioni. Alla domanda sul perché non si sia confermato il voto alla Lega alle elezioni amministrative, Borghi predispone queste possibili risposte: “Appoggia governo Draghi”, “Non capisco più la linea”, “Non voglio il green pass” e “Non gradivo il candidato”. Se si esclude l’ultima, però, emergono le reali intenzioni del deputato, neanche troppo tra le righe: criticare la partecipazione del suo partito al governo. E infatti i suoi fan rispondono quasi sempre le prime tre, ignorando l’opzione-esca sul candidato (ferma a meno dell’8 per cento dei voti).

La tesi di Borghi è resa ancora più chiara sia dal suo comportamento su Twitter, sia dalle sue dichiarazioni pubbliche. In un tweet, precedente ai ballottaggi, critica la Lega per il suo essere troppo simile al Partito democratico, con cui governa, e poche ore dopo (a risultati ormai acquisiti) rincara la dose ai microfoni di AdnKronos: “La mia interpretazione è che sia mancato il voto di opinione, quella carica rivoluzionaria che ha sempre accompagnato la crescita della Lega e che, forse, la presenza al governo con il Pd e la conseguente continua ricerca di compromessi ha demotivato”. Una linea che nelle frange più movimentiste della Lega, quelle più lontane dall'ala governista, è molto in voga.

La platea di Twitter, alimentata dai suggerimenti del deputato, prende allora sul serio il sondaggio, risponde e dà suggerimenti. Tra chi è ostile al green pass (battaglia molto cara al leghista) e chi scrive commenti di sostegno, a emergere sono quelli che rispondono “tutte e quattro” e chi, guarda caso, contesta alla Lega di aver tradito gli elettori. Per radunare il suo stormo di sostenitori e mandare un messaggio al suo partito, a Borghi sono bastate le briciole giuste.