Editoriali
Salvini e il legame pensioni-immigrati
Perché le varie Quota 100 della Lega richiedono un’immigrazione massiccia
Matteo Salvini è pronto al braccio di ferro con Mario Draghi sulle pensioni: la Lega ha espresso in Consiglio dei ministri la sua “riserva politica” sull’opzione Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023, perché punta a un rinnovo di Quota 100 o – addirittura – a Quota 41. L’obiettivo, insomma, è quello di aumentare la spesa pensionistica italiana che già è abbondantemente sopra il 16 per cento del pil, la quota più elevata tra i paesi sviluppati.
Manovra, lo strano legame di Salvini tra pensioni e immigrati
Salvini non ha però considerato una cosa: che la sua politica sulle pensioni contrasta con quella sull’immigrazione, perché un aumento della spesa richiederà necessariamente un aumento dell’immigrazione. Basta dare un’occhiata ai numeri. Attualmente il sistema pensionistico è ritenuto sostenibile nel medio-lungo periodo solo perché si assumono alcune ipotesi macroeconomiche e demografiche. Su questo piano, ad esempio, il Mef e la Ragioneria dello stato prevedono un sistema in equilibrio perché tra le altre cose (aumento del pil, dell’occupazione e delle nascite) stimano un flusso continuo netto di 165 mila immigrati ogni anno fino al 2065. Netto vuol dire che, considerando gli italiani che se ne vanno, gli immigrati devono essere almeno 250 mila l’anno.
Lo scenario del working group europeo (Epc-Wga) prevede un saldo migratorio annuo addirittura di 215 mila unità (50 mila in più). E questo perché, in un paese che invecchia e decresce demograficamente, più gente va in pensione più serve nuova forza lavoro che paghi i contributi (e quindi le pensioni). E’ vero che c’è anche un tema di natalità, che deve necessariamente aumentare e pertanto si devono fare politiche in tal senso. Ma politiche fatte oggi avrebbero effetto tra 20 anni e, in ogni caso, le previsioni già includono un forte aumento del tasso di fecondità (che non sappiamo se ci sarà). Pertanto aumentare la spesa per pensioni richiede necessariamente un aumento dell’immigrazione. Un complottista suprematista potrebbe pensare che Salvini, attraverso Quota 100, persegue la “sostituzione etnica”.