Il caso
Da sacro blog ai conti in rosso. La strana parabola del sito di Grillo
Era il posto dove il comico emetteva sentenze e annunciava le epurazioni. Adesso la società che lo gestisce rischia di essere messa in liquidazione
La linea del Movimento passava da quei bit. Epurazioni, moniti, ma pure informazioni pratiche sul da farsi, nel momento in cui i Cinque stelle da strumento di protesta si trovavano a varcare la porta delle istituzioni. Era il canale ufficiale, il blog di Beppe Grillo. Quello da cui stillava il pensiero dell'Elevato. Adesso è sull'orlo del fallimento, e se non si dovesse invertire la rotta nella raccolta pubblicitaria si andrebbe verso la messa in liquidazione della società che lo gestisce. Secondo l'Adnkronos, che ha letto la relazione al bilancio del 2020, "l'andamento della gestione è stato fortemente influenzato dall'emergenza epidemiologica Covid-19". Significa che l'anno scorso la "BeppeGrillo Srl" ha chiuso con un passivo di 12,457 euro, quando l'anno precedente il bilancio era stato in positivo di 65.753 euro. I debiti ammontano a più di 12mila euro. E i ricavi delle vendite (quindi della pubblicità) passano in un anno da 240.538 mila a 57.939 euro. Guai della pandemia, quindi, che s'è abbattuta in particolare sul web. Ma non può essere l'unica spiegazione.
E' oramai da anni che il Blog di Grillo ha perso centralità. Un tempo, come detto, lo si compulsava per capire in qual modo il comico dettasse le sue mosse ai parlamentari e agli iscritti. Una gran parte dell'attività serviva a circoscrivere l'area dei nemici (ricordate le liste di proscrizione nei confronti dei giornalisti?). E anche quando il Movimento si è trovato al governo si aspettavano i suoi Post scriptum da leggere come un avallo alla nascita di alcunché. Poi il blog del comico è stato progressivamente svuotato di significato politico, avendolo assunto nel frattempo il Blog delle Stelle e quello di Rousseau. Nelle ultime settimane, però, era stato lo stesso Grillo a ripopolare il suo sito con una presa di posizione a favore dei tamponi gratuiti (che era stata letta come un modo per strizzare l'occhio alle piazze no vax). Chissà che non serva al blog come uscita di scena prima dell'oblio definitivo.