Il segretario della Uilm Rocco Palombello (foto Ansa)

Prime crepe tra le sigle

"Lo sciopero della Fiom sulla manovra è un danno per i sindacati", dice Palombella (Uilm)

Luca Roberto

Il segretario dei metalmeccanici della Uil: "Draghi sulle pensioni ha aperto al dialogo, ma ora la scelta della Fiom ci indebolisce". Benaglia (Fim Cisl): "Decisione molto grave"

Quella sulla manovra "è una grande vertenza che stanno seguendo Cgil, Cisl e Uil, con una piattaforma che hanno realizzato all'inizio dell'anno. Per cui riteniamo sbagliato che una categoria come la Fiom voglia imporre alla confederazione iniziative che in questo momento si possono ritorcere contro. Non è il momento di fare i primi della classe". Il segretario della Uilm (Unione italiana lavoratori metalmeccanici), Rocco Palombella, quando ha saputo del blocco di 8 ore contro la legge di Bilancio deciso dalle tute blu della Cgil, non ha voluto nascondere la propria contrarietà. "Sono fughe in avanti che rischiano di metterci in difficoltà. Questo scivolone non aiuta l'unità. Siamo in una fase complessa, mettere delle bandierine significa creare problemi. Se ci dividiamo rischiamo di essere deboli in una fase così importante", dice il sindacalista al Foglio. Oltre a lui anche il segretario della Fim Cisl Roberto Benaglia ha detto all'Adnkronos che convocare unilateralmente la mobilitazione "è una decisione molto grave. Si tratta di uno sciopero dannoso che divide i metalmeccanici facendoli tornare indietro di anni, proprio mentre con l'uscita dalla pandemia il bisogno di coesione è fortemente sentito nei luoghi di lavoro".

 

Del resto l'interlocuzione con il governo non è chiusa. Così come l'intenzione delle tre sigle sul da farsi. Se sciopero generale sì o sciopero generale no. E lo stesso premier Draghi ieri è sembrato andare incontro ai sindacati usando parole concilianti. "E infatti i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil domani valuteranno anche le parole del premier. Per capire se durante l'iter che attraverserà la legge finanziaria ci saranno le condizioni per aprire un confronto oppure no. Ci atterremo alla loro decisione", dice Palombella. Il cui giudizio sulla legge di bilancio, in ogni caso, è piuttosto critico. "È una manovra che non è stata discussa con le organizzazioni sindacali. Sulle crisi e le maggiori vertenze del paese non c'è nulla, è molto carente su come vanno salvaguardati e rilanciati i settori industriali. Oggi, per dire, dopo mesi di attesa abbiamo indetto lo sciopero per le Acciaierie d'Italia. In più su sistema pensionistico, politiche attive del lavoro, riforma degli ammortizzatori, non essendoci stata alcuna interlocuzione, la manovra manca di una nostra posizione su come si sarebbero dovuti affrontare questi temi".

 

Insomma i nodi da risolvere ci sono tutti, secondo il segretario della Uilm. Sulle pensioni è stato trovato un compromesso utile? "Ritengo che sia una materia molto complessa, ed è stato sbagliato volerci mettere gli uni contro gli altri, vecchi contro giovani. Il compromesso non risolve il problema dei lavoratori del sistema industriale. Non si può trattare un lavoratore della siderurgia allo stesso modo di uno che lavori nei servizi. Purtroppo la legge Fornero ha collocato tutti sullo stesso piano. Non possiamo accettare che un lavoratore edile salga su un ponteggio a 70 anni. È una materia su cui abbiamo provato ad avere un confronto. Speriamo che le parole di Draghi, che ha aperto al dialogo, vadano nella stessa direzione. Ora capite perché lo sciopero indetto dalla Fiom rischia solo di ritorcersi contro?".