Faida a 5 stelle
Capogruppo M5s, dopo il ko in Senato Conte sarà costretto a tenersi Crippa alla Camera
Dopo la resa a Palazzo Madama con il ritiro del fedelissimo Licheri, l'ex premier è in posizione di debolezza anche a Montecitorio. E il progetto di sostituire il capogruppo perde quota
Aveva provato a disfarsene solo poche settimane fa. Ma adesso, con ogni probabilità, Giuseppe Conte dovrà lasciare Davide Crippa esattamente lì dov'è. Nel ruolo di capogruppo del M5s alla Camera. A coordinare un gruppo parlamentare che sembra indifferente ai richiami dell'ex premier. Dopo che ieri, con il ritiro di Ettore Licheri dalla corsa per diventare capogruppo del Movimento al Senato, si sono potuti apprezzare tutti gli scricchiolii e i malumori che agitano la base degli eletti grillini.
Con la promozione di Mariolina Castellone a Palazzo Madama è stato reso ancora più palese l'ascendente che ancora continua a esercitare sui gruppi parlamentari Luigi Di Maio. Ché infatti la senatrice campana, oncologa alla prima legislatura, è sempre stata considerata molto vicina al ministro degli Esteri. Ma soprattutto ha rinfocolato la sensazione che la competizione interna possa trasformarsi in una guerra tra bande. Quando il 19 ottobre scorso un direttivo del gruppo del M5s alla Camera diede il via alla sfiducia di Crippa, s'avanzarono i nomi di alcuni dei deputati che lo avrebbero potuto sostituire: Lucia Azzolina, Alfonso Bonafede, Riccardo Ricciardi. Quest'ultimo nel frattempo è asceso al soglio della vicepresidenza del M5s, e le quotazione come capogruppo si sono molto ridimensionate. Mentre gli altri, dopo il caos al Senato, hanno fatto un passo indietro. Bonafede, in realtà, lo aveva fatto subito: non appena uscì il suo nome si considerò bruciato, Quasi usato a sproposito per delle diatribe tutte interne. Tra i candidabili rimane in pista solo l'ipotesi Angelo Tofalo, che però è un outsider. E così il progetto di reset perde sempre più quota.
Conte Crippa non lo considera affatto uno dei suoi: i due non sono mai stati troppo intimi. Soprattutto, cosa che infastidisce molto Conte, il deputato ha un canale privilegiato di comunicazione con Beppe Grillo. C'è chi sostiene che si senta molto più spesso con il Garante di quanto non faccia il nuovo capo politico, che del resto non ha mai ricucito convintamente con l'Elevato dopo lo strappo sul nuovo statuto. Per questo l'ex premier di Volturara Appula si aspettava di riuscire a rimuoverlo dall'incarico, facendo leva sulle ostilità che nel frattempo Crippa si era attirato. Adesso, dopo che tutti si sono sfilati rischia di tenerselo fino a fine legislatura. Sarebbe il modo più esplicito per chiarire che nel nuovo corso succede tutto quel che Conte non si augura.