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L'accordo Italia-Francia

Macron è arrivato a Roma per il Trattato del Quirinale

In serata un primo incontro con Draghi e Mattarella, domani mattina la firma del Trattato per la cooperazione bilaterale rafforzata fra i due paesi. Il presidente francese chiuderà i due giorni in Italia con l'udienza dal Papa

Italia e Francia verso una nuova fase di cooperazione. Emmanuel Macron è arrivato questo pomeriggio a Roma dalla Croazia, per una visita istituzionale "dedicata", rende noto l'Eliseo, "al rapporto bilaterale forte fra i nostri due paesi". Che domani mattina verrà sigillato dal Trattato del Qurinale: l'accordo "favorirà la convergenza delle posizioni francesi e italiane, come il coordinamento reciproco in materia di politica europea ed estera, di sicurezza e difesa, di politica migratoria, economia, intelligence, ricerca, cultura e cooperazione transfrontaliera".

 

L'agenda del presidente francese nella Capitale è molto fitta: alle 17:20 di oggi si è tenuto un primo incontro con Sergio Mattarella, mentre alle 18:15 è in programma un vertice da 45 minuti con Mario Draghi. Segue, dalle 19, un incontro allargato alle delegazioni. Quindi la cena al Quirinale, dalle 21, offerta dal presidente della Repubblica. Il momento clou sarà dunque nella mattinata di venerdì: l'appuntamento è alle 9, sempre al Quirinale, per la firma del Trattato da parte di Draghi e Macron, a cui seguirà una conferenza stampa congiunta a Villa Madama. Infine il Vaticano: alle 11 il premier francese sarà ricevuto in udienza da Papa Francesco.

 

 

Si tratta di un momento storico per l'evoluzione dei rapporti italo-francesi, che dal secondo dopoguerra a oggi ha attraversato diverse crisi diplomatiche - per ultima quella culminata nei primi mesi del 2019 sotto il governo gialloverde. L'obiettivo congiunto ora è quello di creare un patto di consultazione bilaterale su più fronti, con reciproci benefici anche sullo scacchiere internazionale. Roma troverebbe in Parigi un interlocutore decisivo per affrontare la questione mediterranea. E la Francia si ritroverebbe in posizione privilegiata all'interno dell'Ue: sarà l'unico paese ad avere un secondo accordo di cooperazione rafforzata, oltre a quello quasi cinquantennale con la Germania. Una mossa che contribuisce a spingere Macron come guida comunitaria di riferimento, proprio ora che il governo tedesco è in piena transizione politica.